Il titolo Fincantieri frena in Borsa dopo i risultati del bilancio 2024

In tre mesi il titolo ha registrato un progresso del 57,8%

Luigi Dell'Olio

A giudicare dalla reazione della Borsa, si direbbe che i conti di Fincantieri non hanno propriamente soddisfatto il mercato. Ieri il titolo ha chiuso la seduta di Piazza Affari a 10,13 euro, in calo del 6,03% rispetto alla vigilia. Una performance che si aggiunge al –2,84% di lunedì, risultato maturato soprattutto nelle ultime battute, quando erano stati presentati i dati di bilancio.

Eppure i report degli addetti ai lavori sono lusinghieri. Banca Akros ha confermato la raccomandazione “accumulate” e il prezzo obiettivo a 11,5 euro sul titolo, sulla scia di conti 2024 in linea con le attese, accompagnati da un calo dell’indebitamento netto significativamente più ampio del previsto. La guidance della società sui profitti nel 2025 «è quasi in linea» con le stime degli analisti e con «quelle del consenso».

Equita Sim ha alzato il target price da 8,0 a 10,9 euro per riflettere i multipli del settore difesa, destinato negli anni a venire a fare incetta di mandati dai governi europei alla luce del nuovo scenario che si va profilando a livello geopolitico, tra la minaccia russa e l’allontanarsi dello storico alleato americano. Infine Stifel ha quasi raddoppiato il prezzo obiettivo sul titolo, portandolo da 6,22 a 12 euro, sulla scia dei risultati. I conti, scrivono gli analisti, hanno indicato «una solida progressione della redditività e un forte miglioramento della leva finanziaria e dei profitti».

Per il 2025 gli esperti prevedono «un potenziale ritorno alla distribuzione dei dividendi». Inoltre, «guardando a dove si trovava l’azienda due anni fa, sono stati compiuti solidi progressi in termini di redditività e riduzione della leva finanziaria». Il target price medio di Fincantieri è oggi a 10,37 euro, poco sopra i livelli attuali di Borsa. E questo lascia intuire che evidentemente le vendite degli ultimi due giorni sono dovute – almeno in parte – alle prese di profitto, per un titolo che nel confronto a una settimana è sotto di un solo punto percentuale e a tre mesi registra un progresso del 57,8%.

In ogni caso, l’andamento delle prossime sedute darà un’indicazione più affidabile del sentiment di mercato in relazione all’andamento della società triestina. L’esercizio 2024 ha segnato il ritorno all’utile dopo cinque anni, in anticipo rispetto al piano d’impresa. Il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero ha registrato un risultato di esercizio pari a 27 milioni di euro (a fronte della perdita di 53 milioni del 2023), in anticipo rispetto alle previsioni di piano.

Il risultato di esercizio adjusted (cioè senza considerare le componenti straordinarie) è stato positivo per 57 milioni, rispetto ai –7 milioni dell’anno precedente. I ricavi, invece, si sono attestati a 8,13 miliardi di euro, in progresso del 6,2%. Terminato il turnaround, l’azienda ha fatto sapere che il prossimo anno valuterà se tornare a distribuire il dividendo, che manca dal 2019.

 

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