Fincantieri costruisce la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno

La Viking Libra è attualmente in allestimento nel cantiere di Ancona. Cisilino: «Attraverserà i fiordi norvegesi rilasciando solo vapore acqueo»

Giorgia Pacino

Sarà la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno. La “piccola” Viking Libra – 54.300 tonnellate di stazza lorda per una lunghezza di 239 metri – è il nuovo gioiello sostenibile nato dalla collaborazione tra Fincantieri e la compagnia di navigazione norvegese Viking.

Attualmente in costruzione nel cantiere di Ancona, la nuova unità sarà a emissioni zero: il sistema di propulsione a idrogeno e l’innovativo meccanismo di stoccaggio dello stesso le consentiranno di far rotta anche tra i fiordi norvegesi senza alcun impatto ambientale.

«La nave può operare con sei megawatt di energia. Ciò permette di attraversare il fiordo e fermarsi in porto per mezza giornata, il tutto con un’operatività garantita net-zero. È la prima volta che si implementa a bordo di una nave da crociera un sistema di stoccaggio così massivo di idrogeno liquido», spiega Claudio Cisilino, direttore Operations di Fincantieri.

La tecnologia di alimentazione adottata a bordo di Viking Libra porta la firma di Isotta Fraschini Motori (Ifm), controllata di Fincantieri specializzata in tecnologie avanzate a celle a combustibile. La società ha sviluppato un sistema innovativo per il carico e lo stoccaggio dell’idrogeno liquido a bordo nave. «L’idrogeno viene stoccato in container caricati e scaricati in porto: non c’è, dunque, bunkeraggio di idrogeno in porto e ciò semplifica notevolmente la catena logistica», prosegue Cisilino.

Nel sistema progettato e realizzato da Ifm, l’idrogeno alimenta un sistema di celle a combustibile a membrana elettrolitica polimerica (Pem), pensato in funzione delle necessità di una nave da crociera. «La nave ha motori tradizionali endotermici e un sistema completamente separato di idrogeno liquido stoccato a bordo. Questo viene trasformato per elettrolisi in energia dentro le celle a combustibile, rilasciando solo vapore acqueo da un secondo fumaiolo più piccolo».

Il sistema verrà installato sia su Viking Libra, la cui consegna è prevista per la fine del 2026, sia su Viking Astrea, anch’essa in costruzione ad Ancona con consegna nel 2027.

Per l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, il risultato raggiunto con Viking Libra segna «un momento fondamentale nel nostro percorso verso il net-zero, pienamente in linea con il nostro Piano industriale». La collaborazione tra Fincantieri e Viking, d’altronde, punta a proseguire.

Forti dei nuovi standard di sostenibilità raggiunti, il gruppo triestino e la compagnia norvegese hanno infatti firmato un accordo per due nuove navi da crociera con consegna nel 2031, a cui si aggiunge un’opzione per altre due unità. Il valore dell’accordo è compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di euro. Anche le nuove unità rientreranno infatti nel segmento delle navi di piccole dimensioni, in grado di ospitare a bordo 998 passeggeri in 499 cabine.

«Oltre alla cantieristica navale, stiamo guidando un’evoluzione sistemica integrando tecnologie all’avanguardia, promuovendo l’innovazione nella filiera e creando un modello per l’adozione su larga scala dell’idrogeno nel settore marittimo», ha proseguito Folgiero commentando anche il nuovo ordine arrivato da Viking. «Questa nuova commessa è una prova concreta della nostra visione per un’industria crocieristica più sostenibile, stabilendo nuovi standard di innovazione», ha aggiunto l’ad. Per Torstein Hagen, presidente e ad di Viking, l’idrogeno «rappresenta una vera soluzione a zero emissioni».

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