Folgiero: entro il 2035 Fincantieri costruirà navi a zero emissioni

La sfida oggi anche per il colosso cantieristico triestino è la decarbonizzazione: «Nel 2023 abbiamo fatto 7,6 miliardi, quindi contiamo di crescere circa del 5% – spiega Folgiero soffermandosi sugli ordini. Il backlog sarà l'ultimo problema. La bravura starà nel fare innovazione, aumentare la disciplina finanziaria, rafforzare il settore, investire nei cantieri, modernizzare, portare gli italiani di nuovo alla produzione. Il problema per noi non sono i ricavi, è creare un'industria a prova di futuro, portarla nel nuovo decennio».

Fincantieri agirà in sintonia con i colossi delle crociere per ottenere più attenzione da parte istituzioni europee nei confronti del cluster marittimo: «Andremo a bussare alla commissione europea spiegando quali sono le esigenze specifiche di questo settore, spiegando soprattutto quanto ha già decarbonizzato», ha insistito ancora Folgiero.

Il metanolo è una soluzione? «Oggi è una tecnologia che possiede un’intensità energetica che funziona, i motori sono validati, ma il metanolo non c’è. Se tu vuoi navi che vadano a metanolo, devi produrre metanolo e portarglielo in banchina. Deve essere disponibile nei porti, altrimenti fino a quel momento possiamo fare le navi a metanolo che non andranno a metanolo», ha detto il Ceo a Genova.

Pierfrancesco Vago, numero uno di Clia e Costa Crociere, ha ricordato l’impatto delle tensioni geopolitiche sul mercato delle crociere. «La vera sfida è la sostenibilità e i combustibili di nuova generazione che non contengono fossili. Navi costruite adesso che avranno soluzioni per il futuro, questa è la vera sfida che però sta dando grandi risultati e soddisfazioni al mondo delle crociere».