Food, immobiliare e industria. Ecco il mini regno di Del Vecchio Jr

Leonardo Maria, quartogenito di Mister Luxottica, è uno degli 8 eredi dell’impero paterno. Attraverso la Lmdv Capital ha chiuso operazioni per 140 milioni, l’ultima investendo nella Ima

Roberta Paolini

La ristorazione, il mattone, i drink, ma anche l’innovazione, in varie forme. La partecipazione nel campione del made in Italy Ima, i ristoranti in Brera, la bevanda a basso contenuto alcolico con Fedez e Lazza. E poi le imprese, il capitalismo familiare, di cui è un erede, per ora.

Leonardo Maria Del Vecchio prova ad indossare il suo impegnativo (nome e) cognome, e, forte di un’eredità miliardaria, sta diversificando i suoi investimenti personali. Una sorta di secondo lavoro, visto che lui, unico dei fratelli Del Vecchio, è già impegnato nel colosso di lenti e occhiali EssilorLuxottica come Chief Strategy Officer.

La sua fortuna personale comprende il 12,5 per cento di Delfin, holding lussemburghese che detiene le partecipazioni di riferimento in Essilux, le quote in Mediobanca, Generali, UniCredit, Covivio e ammonta, secondo i dati di Forbes aggiornati a ieri, a 3,8 miliardi di euro.

In un anno, il 2023, la sua Lmdv Capital (costituita a marzo del 2022) ha chiuso 11 operazioni, tra costituzione di nuove società, per esempio nel comparto immobiliare, e acquisizioni di quote anche di minoranza in svariate attività, anche start up.

L’ultima e più nota operazione è quella che lo ha portato a rilevare l’1,1% del capitale di Ima con un investimento, che stando alle sue stesse dichiarazioni, starebbe attorno ai 50 milioni di euro. In tutto in dodici mesi sono stati allocati 140 milioni: all’investimento nel gruppo della famiglia guidata da Alberto Vacchi si sommano 10 milioni nel food, oltre 50 milioni nel real estate, 30 milioni in società non quotate. L’obiettivo è quello di costruire un portafoglio diversificato a partire dai tre pilastri centrali del food, del real estate e degli investimenti in società del Made in Italy, ai quali andranno ad affiancarsi in futuro ulteriori posizionamenti su altre società.

I dossier allo studio sono diversi. Del Vecchio Jr. ha, infatti, costituito il 4 dicembre del 2023 Dp Holding: società che ha come oggetto sociale l’acquisizione di partecipazioni di lungo periodo. Secondo indiscrezioni di stampa nel capitale figurano anche alcuni wealth manager (che detengono il 6,4% del capitale) che lavorano anche in Gestio Capital.

Ricostruendo le varie operazioni del quartogenito del fondatore di Luxottica, che compirà 29 anni il 6 maggio di quest’anno, nell’area dedicata al food spicca l’operazione Triple Sea Food, di cui è azionista con il 78 per cento del capitale. Tsf è di fatto una holding dedicata al settore, che ha in programma di aprire altri due ristoranti nel 2024. Al momento ha all’attivo la Trattoria del Ciumbia nel quartiere milanese di Brera, specializzata in cucina lombarda. Il terzo ristorante di alto livello della galassia Lmdv, che si affianca a Vesta, specializzata nella cucina di pesce, e Casa Fiori Chiari, con un menù filopartenopeo. La holding ha un fatturato che supera il milione al mese e prevede di espandersi oltre Milano con le nuove aperture.

A novembre del 2023 è stata costituita Akira, altra società che opera nella ristorazione, di cui Lmdv capital detiene il 90%; il restante 10% è ripartito tra il torinese Mario Miyakawa e i figli Francesco e Matteo. Sempre nel food, ma questa volta nel settore delle cloud kitchen c’è l’operazione in Kuiri, 11,25% la sua quota. Start up dove ha investito anche il fratello Rocco Basilico e la mamma e vedova Del Vecchio, Nicoletta Zampillo.

A giugno del 2023 spicca l’investimento in Tubo, una Srl di cui Lmdv Capital detiene il 40 per cento, società che vede coinvolti come azionisti oltre che come testimonial del drink hard seltzer Boem i cantanti, imprenditori e influencer Lazza e Fedez.

Ad agosto Lmdv Capital è invece entrata con una quota in Atiu, partecipando ad un aumento di capitale. Al termine dell'operazione Del Vecchio Jr. è diventato titolare di una quota del 3,13% del capitale, stesso ammontare di azioni che ha messo in portafoglio anche Matteo Lunelli, amministratore delegato di Cantine Ferrari e presidente di Fondazione Altagamma.

Dulcis in fundo c’è l’immobiliare: le società costituite sono la Turati Club e Smeraldo, entrambe tenute al 100% da Lmdv Capital, destinate tutte e due al settore real estate. —

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