Forno d’Asolo sposa Sammontana: nasce colosso da un miliardo

Bc Partners vende a Investindustrial e alla famiglia Bagnoli. Grande aggregazione sull’asse fra Veneto e Toscana
Giorgio Barbieri

Bc Partners vende Forno d’Asolo a Investindustrial e alla famiglia Bagnoli, che ha fondato Sammontana. Il risultato è l’aggregazione dell’azienda trevigiana appunto con l’industria dolciaria toscana.

Nasce così un colosso della produzione di surgelati di pasticceria, dessert e gelato con un fatturato di quasi un miliardo e con stabilimenti in Italia, Stati Uniti e Francia. Il 100% del nuovo gruppo sarà detenuto dalla famiglia Bagnoli, che da tre generazioni guida Sammontana, Investindustrial e, con una piccola quota, il senior management dell’impresa con sede a Maser: il controllo operativo resterà nelle mani di Bagnoli mentre il private equity guidato da Andrea Bonomi guiderà l’espansione internazionale.

«Il potenziale di questo nuovo gruppo è anche nell’opportunità di espansione geografica», spiega Alessandro Angelon, amministratore delegato di Forno d’Asolo e futuro ceo del nuovo gruppo, «siamo entusiasti di collaborare con la famiglia Bagnoli e Investindustrial. Insieme abbiamo infatti individuato il significativo potenziale di crescita del nuovo gruppo, dato sia dai marchi e dai prodotti altamente riconoscibili di Sammontana e Forno d’Asolo.

Entrambi gli azionisti sono molto ben posizionati per supportare la nostra prossima fase di crescita, e non vediamo l’ora di affrontare le stimolanti opportunità dei prossimi anni. A nome del team di Forno d’Asolo, voglio anche ringraziare Bc Partners per il supporto fornito negli ultimi cinque anni».

Gli analisti avevano dato una valutazione del polo trevigiano attorno ai 600 milioni, ma con la possibilità di raggiungere la soglia del miliardo di valore dell’impresa. Una valutazione forte dei risultati 2023, che avevano generato circa 500 milioni di fatturato e oltre 85 milioni di margine operativo lordo, quasi quadruplicando le proprie dimensioni dall’ingresso di Bc Partners, subentrato nel 2018 e che ora appunto ha venduto alla famiglia Bagnoli e a Frozen Investments, società di investimento di Investindustrial VIII.

«Crediamo molto nella collaborazione con la famiglia Bagnoli. Sia Sammontana che Forno d’Asolo sono aziende di grande successo con management eccellenti e un buon track record in materia di sostenibilità», aggiunge Andrea Bonomi, presidente dell’Industrial advisory board di Investindustrial, «entrambe le società hanno completato diversi add-on negli ultimi anni, fornendo una solida piattaforma grazie alla quale la famiglia Bagnoli e Investindustrial potranno internazionalizzare ulteriormente il gruppo risultante dalla loro unione, specialmente nel mercato statunitense».

Il nuovo gruppo, che potrà contare su oltre 2.500 dipendenti, opererà attraverso molteplici canali, essendo partner di rilievo per i principali bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato.

Fondata nel 1985, Forno d’Asolo vende i suoi prodotti, tra cui i marchi Forno d’Asolo e Bindi, principalmente a bar, ristoranti, hotel e società di catering, con oltre 70 mila clienti in 40 paesi in tutto il mondo.

«Siamo davvero lieti dell’unione di Sammontana e Forno d’Asolo», sottolinea Leonardo Bagnoli, ceo di di Sammontana e futuro presidente del gruppo, «e siamo estremamente lieti di aver trovato un partner come Investindustrial con una visione industriale condivisa e un comprovato track record di investimenti di successo in imprese familiari. Investindustrial ha dimostrato la sua capacità di far crescere aziende con sede in Italia a livello internazionale e in modo sostenibile, mantenendo rispetto per la loro cultura e tradizione. Non vediamo l'ora che ripetano questo successo in partnership con noi».

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