Friulfruct, ricavi a +50% e nuovi investimenti
La più grande cooperativa di melicoltori del Fvg ha approvato il bilancio. «Obiettivo 250 mila quintali»
SPILIMBERGO. Friulfruct, la più grande cooperativa di melicoltori del Friuli Venezia Giulia, archivia il 2020 con un fatturato salito del 50% rispetto all’esercizio precedente (l’anno fiscale per la coop agricola va da agosto a luglio, ndr) a 10,8 milioni di euro e un utile di 109 mila euro. I numeri sono stati presentati all’assemblea dei soci dove si è fatto il punto anche sugli investimenti, segnalando il completamento del primo da 4,5 milioni di euro (con fondi in parte della Regione) con cui sono state realizzate 20 nuove celle per la conservazione delle mele, mentre nel 2022 sarà avviato un secondo lotto da 5 milioni di euro per la modernizzazione delle celle già esistenti. In previsione nel prossimo futuro pure un terzo lotto da 2,5 milioni di euro per l’ammodernamento dei macchinari.
Friulfruct si rivolge alla la grande distribuzione nazionale, a cui va il 30% della sua produzione, e per il 70% con quella estera, con le mele friulane che sono apprezzate e richieste non solo in Europa e nell'area mediterranea e del Golfo Persico ma anche in India, Brasile e Canada.
«Tra i numeri positivi di questa annata - ha sottolineato il presidente Livio Salvador - c’è anche l’aumento del patrimonio netto per 300 mila euro, dovuto anche all’allargamento della compagine associativa con l’ingresso di nuovi soci». Intanto l’occupazione è aumentata anche nell’anno del Covid, con cinque nuovi assunti, «e quando avremo completato l’iter di ampliamento avremo un raddoppio del personale» anticipa Salvador. Friulfruct ha avviato da alcuni anni con i propri soci un progetto di ampliamento della superficie e della varietà dei meleti, coltivati in maniera integrata rispettosa dell’ambiente.
«Se nel 2018 il raccolto era stato di 118 mila quintali - ricorda il direttore Armando Paoli - nel 2020 ne abbiamo avuti 155 mila, ovvero il 30% in più su una superficie di frutteti aumentata da 365 a 380 ettari. Gli ampliamenti che stiamo realizzando ci permetteranno di gestire fino a 250 mila quintali, produzione che stimiamo di raggiungere non appena si concluderanno le nuove piantumazioni di meli per un obiettivo totale di 400 ettari, privilegiando le varietà di mele sempre più richieste dai consumatori».
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