Gamindo, gli investitori scommettono sui videogiochi “sociali” made in Treviso
Aumento di capitale da 450 mila euro, tra i sottoscrittori anche la famiglia Alessandri di Technogym. Aziende del calibro di Coca-Cola, Lavazza e Chiara Ferragni li utilizzano, e parte dei fondi va in beneficenza

TREVISO. Videogiochi a impatto sociale e per fare beneficenza, e brandizzati per fare pubblicità alle aziende, con clienti del calibro di Barilla, Lavazza, Coca-Cola, Chiara Ferragni Collection e Discovery. Ora Gamindo, nata come startup nel 2019 dall’idea di due giovanissimi neo-imprenditori, compie un passo di crescita importante con un aumento di capitale da 450 mila euro, sottoscritto da angel investor e investment club italiani tra i quali spiccano Wellness Holding (family office della famiglia Alessandri, fondatori di Technogym), Moffu Labs, Andrea Rota, Simone Cimminelli e Matteo Fabbrini (co-fondatore di Maikii e Foodracers). L’aumento di capitale servirà alla startup per potenziare il proprio team, in particolare quello tecnologico.
L’idea di partenza è stata quella di permettere alle persone di donare senza spendere giocando ai videogiochi: tutto nasce dalla tesi di laurea di Nicolò Santin. Matteo Albrizio, giovane ingegnere, legge tutta la tesi (700 pagine) e decide di lasciare il suo lavoro per realizzare assieme questo progetto.
I due si lanciano in questa avventura partendo dalle startup competition, vincendo il Premio nazionale innovazione ICT per poi passare tre mesi nella Silicon valley per un periodo di “accelerazione”. Le aziende pagano perché il gioco fa loro pubblicità, e più gli utenti giocano più sale il gruzzolo che va in beneficenza. «Sviluppata da un team di ragazzi tutti under 30, Gamindo è un’innovativa applicazione contenente vari videogiochi che permettono di accumulare delle gemme alla fine di ogni partita – spiega l’azienda – Queste gemme, però, sono speciali: hanno infatti un valore economico e possono essere donate in beneficenza agli enti non profit presenti nella piattaforma. Ma come fanno queste gemme ad avere un valore? Grazie agli investimenti pubblicitari effettuati dalle aziende che si promuovono all’interno dei giochi di Gamindo».
I due fondatori, Matteo e Nicolò, sono stati selezionati tra i top 100 Forbes Italia under 30 del 2020. Ora per l’azienda questo nuovo, importante step con l’aumento di capitale.
Tra i progetti più recenti, Gamindo ha sviluppato il videogioco ufficiale di Chiara Ferragni, ribattezzato “Rescue Matilda”. La notissima influencer ha – ovviamente – pubblicizzato il gioco sui propri canali social. Si tratta di un progetto digitale in 8 bit, nella quale Chiara Ferragni in versione “pixelata” è protagonista di un’avventura con grafica vintage per salvare il suo cagnolino. Le somme vinte da ogni giocatore, anche in questo caso, vanno in beneficenza.
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