Gas jeans, nuovo colpo di scena: adesso in corsa anche Andrea Citterio (Duke)
L’amministratore unico Cristiano Eberle ha depositato in Tribunale a Vicenza il nuovo piano concordatario costruito sulla proposta di Citterio, noto imprenditore attivo nei settori dell’illuminotecnica e della moda. La proposta sarebbe migliorativa rispetto a quella presentata in precedenza dalla vicentina Ubc

CHIUPPANO. Colpo di scena nella vertenza Gas jeans (Gruppo Grotto). Dopo la proposta vincolante avanzata dalla United brans company di Vicenza, a scendere in campo per il salvataggio dell’azienda veneta è la milanese Duke srl, holding di investimento dell’imprenditore Andrea Citterio, molto conosciuto nell’ambito dell’illuminotecnica ma anche della moda pret à porter. Duke srl, assistita dall’Avv.Marco Corbetta, founder dello Studio Legale Associato DMC, ha presentato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione del complesso aziendale Grotto spa, proprietario di Gas.
«Il progetto – si legge nella nota diffusa da Duke - è finalizzato al recupero e al rilancio dell’identità dell'iconico brand, nonché alla valorizzazione del know-how aziendale, attraverso una significativa e tempestiva trasformazione del modello di business e lo sviluppo dei mercati internazionali». L’operazione, che coinvolgerà anche investitori internazionali, mira tra l’altro a rilevare gli immobili di Chiuppano (sede dell’azienda) e di Exagon, società che detiene gli outlet, dimostrando così di voler restare e al contempo salvaguardare i posti di lavoro, oggi 150, dopo le dimissioni di una 30ina di lavoratori.
Giovane e dinamico imprenditore, con un importante background nei settori del Corporate Finance e del Capital Market, Citterio detiene partecipazioni e siede nel consiglio di amministrazione di società appartenenti a diversi settori, dalla moda alla robotica. Dal 2015 è particolarmente attivo nel settore dell’illuminotecnica, in qualità di Ceo e proprietario delle aziende Penta, Castaldi e Arredoluce, che ha recentemente raggruppato sotto Auralis definendo il primo e unico polo italiano dell’illuminazione. Nel 2016 è stato l’advisor finanziario dell’ingresso del private equity L Catterton in Pinarello.
Stando a quanto si è appreso, la sua proposta sarebbe migliorativa rispetto a quella di Ubc sotto molti profili ed è su questa nuova proposta che l’amministratore unico di Gas Jeans, Cristiano Eberle, ha costruito il piano concordatario che il 13 gennaio 2022 è stato depositato in tribunale a Vicenza e sul quale l’ufficio giudiziario della città del Palladio dovrà esprimersi entro 20 giorni.
Si tratta del secondo piano concordatario presentato da Eberle. Il primo infatti era stato bocciato il 7 ottobre 2021 per effetto dell’astensione di DeA Capital, il principale creditore di Gas Jeans. Quali siano gli elementi di novità del nuovo progetto non è ancora dato sapere, salvo il fatto che la proposta di Duke è ritenuta dall’amministratore unico migliorativa rispetto a quella di Ubc e dunque dovrebbe consentire un passo avanti rispetto alle garanzie date dall’azienda vicentina produttrice di scarpe che garantiva l’occupazione e la discontinuità della proprietà, non invece una maggiore soddisfazione dei creditori, per quali era previsto in 5 anni il pagamento integrale dei crediti privilegiati e prededucibili e il 20% dei chirografari.
Depositata la proposta di concordato la strada per la salvezza di Gas è tutt’altro che esaurita. Nel giro di 20 giorni il tribunale dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità o meno, dopodiché si apriranno i tempi per una gara competitiva, così che eventuali altri soggetti interessati possano depositare una propria proposta. Potrebbero farlo ad esempio Walter Maiocchi (Malo cashmere) e Stefano Bonacini (Gaudì), che in una prima fase non hanno presentato alcuna proposta, ma nemmeno si sono chiamati fuori, dopo aver manifestato il proprio interesse ed essere entrati in data room. E poi, non dimentichiamolo, la parola dovrà tornare anche ai creditori, parola che sarà poi quella decisiva.
A partire da DeA Capital. Il fondo non ha commentato direttamente il nuovo piano concordatario, ma fonti vicine alla società riferiscono un certo ottimismo e fiducia da parte di DeA che guarderebbe di buon occhio il nuovo progetto, in particolare l’iniezione di nuova finanza da parte di Citterio, la discontinuità con la precedente proprietà e la salvaguardia dell’occupazione.
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