Gasparini Industries punta sull’AI per le presse piegatrici al top nel mondo
Andrea Guderzo compie dieci anni al vertice dell’impresa trevigiana e festeggia un fatturato passato dai 7,3 milioni del 2021 ai 9,5 del 2022

Andrea Guderzo compie dieci anni al vertice di Gasparini Industries e festeggia un fatturato in crescita, passato dai 7,3 milioni del 2021 ai 9,5 del 2022, con un buon utile, nonostante le difficoltà affrontate, dovute soprattutto agli aumenti generalizzati nel corso dell’anno.
L’azienda è definitivamente una protagonista internazionale sul mercato delle presse piegatrici, a distanza di tredici anni da quando, nel 2010, suo padre ed altri soci rilevarono una Gasparini Industries che era sull’orlo della bancarotta, con soli tre milioni di fatturato e un mare di debiti.
Questa brillante realtà trevigiana da allora puntò a realizzare le presse piegatrici della lamiera più flessibili e personalizzabili del mercato, obiettivo che dopo anni, è stato raggiunto. Nel 2013 Andrea Guderzo – dopo essere stato il responsabile vendite e marketing - diventa un giovanissimo amministratore delegato e si dedica con passione a costruire il futuro dell’azienda. «Da fine 2015 abbiamo cominciato a respirare» racconta Guderzo «e soprattutto abbiamo capito che la personalizzazione del prodotto sarebbe stata la nostra carta vincente. Abbiamo venti “atterraggi” diversi sulla line a seconda delle necessità del cliente».
Gasparini Industries oggi dà forma alle idee imprenditoriali con le macchine per la lavorazione della lamiera più affidabili, precise ed avanzate al mondo. Insomma, è diventata azienda di eccellenza nella piegatura e nel taglio, il cui primo laboratorio di ricerca sono le officine, gli uffici di progettazione e le sale riunioni dei clienti. I prodotti Gasparini nascono infatti in risposta a problemi specifici e reali dei clienti, sia tecnici che gestionali, tanto che il 10% del fatturato viene investito in innovazione.
Gasparini offre tre principali piattaforme di prodotto: presse piegatrici (compresa la “fuoriserie” Supercustom), cesoie idrauliche e linee automatizzate. Più di 8.000 presse piegatrici e cesoie installate e personalizzate in tutto il mondo, con lo stato dell’arte nella piegatura e nel taglio della lamiera, anche grazie alla collaborazione con Università ed enti di ricerca.
Anche grazie a queste collaborazioni sta sviluppando impianti e celle robotizzate e soluzioni innovative con il ricorso all’intelligenza artificiale, anche per sopperire alla mancanza di manodopera specializzata. La velocità e la flessibilità richiedono competenza e per questo si “addestrano” le macchine a compiere operazioni che un tempo erano solo nelle possibilità dell’ingegno umano, come determinate sequenze di piega della lamiera.
Per raccontare questa storia di cambiamento ed innovazione Andrea Guderzo, CEO di Gasparini Industries, è stato il primo imprenditore ospite del ciclo “Critica, responsabilità e innovazione. La parola alla finanza e all’impresa (che vogliono cambiare)”, una serie di incontri nell’ambito del Corso di Storia delle Imprese e del Management, organizzati dal professor Sergio Noto del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona.
Agli studenti Guderzo ha parlato di semplicità, dalla necessità di semplificare l’uso delle presse piegatrici alla semplicità di utilizzo per il cliente, ma soprattutto ha spiegato che “il mondo è delle relazioni”, per cui è necessario lavorare per obiettivi tutti insieme per poter ottenere successo.
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