Generali, gli acquisti di Del Vecchio e Caltagirone e l’Opa su Cattolica spingono il titolo a 19 euro

L’ultimo aumento di mezzo punto percentuale riporta il valore dell’azione sopra i livelli pre-Covid ovvero ai massimi da novembre 2019

Assicurazioni Generali
Assicurazioni Generali

TRIESTE. Il titolo di Generali tocca quota 19 euro a Piazza Affari, in rialzo di oltre mezzo punto percentuale, e si riporta sopra i livelli pre-Covid, cioè ai massimi da novembre 2019.

La performance positiva in Borsa del Leone arriva sia in scia ai continui acquisti del patto Caltagirone-Del Vecchio (che puntano almeno al 18%) sia a valle della conclusione con successo dell'Opa Cattolica, che si è chiusa venerdì con il raggiungimento dell'84,5% del capitale (i dati definitivi arriveranno mercoledì).

Un risultato positivo, sottolinea un report di Bank of America, che permetterà ora a Generali di estrarre sinergie importanti (80 milioni pre tasse indicati in passato) attraverso il consolidamento di Cattolica nel gruppo.

Anche per questo, secondo la banca d'affari, la stessa Generali si muoverà celermente per ottenere il 100% della compagnia veronese.

«L’esatta forma del prossimo step non è chiara ma ci attendiamo che avvenga nel breve termine - sottolineano gli analisti - da una parte infatti Trieste potrebbe portarsi sopra il 90% e forzare lo squeeze out, dall'altra parte potrebbe procedere con la fusione».

La strada maestra, in ogni caso, al momento - se non verrà raggiunto il 90% del capitale di Cattolica - appare una fusione in cui ai soci veronesi che non hanno aderito all'Opa verranno assegnate azioni Generali.

La Borsa di Milano
La Borsa di Milano

Oltre il 90% si potrebbe optare per una fusione semplificata. In ogni caso, l'approdo finale sarà il delisting di Cattolica, la cui acquisizione porterà «a un incremento dell'utile per azione di Generalì» aggiungono gli analisti di Bank of America.

Sempre la banca d'affari sottolinea come «rilevato il 100% di Cattolica, la compagnia triestina potrà disporre di ulteriori 0,8-0,9 miliardi di euro da piano per ulteriori acquisizioni che potrebbero spingere ulteriormente i profitti».

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