Generali in agosto chiude le sedi direzionali. «Tanti lavorano dai luoghi di villeggiatura»
Anche nel polo di Mogliano (1700 dipendenti) si sperimenta la “workation”, che coniuga “working” e “vacation”

Il lavoro? Da qualsiasi luogo o, meglio, in vacanza. Questa tendenza si afferma anche alle Generali che, per la prima volta, chiudono nel mese di agosto tutte le sedi direzionali in Italia (oltre a Mogliano, dove in Generali Italia lavorano 1700 persone, Trieste, Torino, Milano, fino a Roma), dando la possibilità ai dipendenti di lavorare da remoto anche dai luoghi delle ferie.
Si tratta dell’evoluzione dell’accordo sul Next Normal legato all’emergenza energetica dovuta alla guerra in Ucraina. L’accordo, che risale al 2021, è stato il primo nel settore a regolamentare lo smart working anche nella fase post-pandemia con un modello ibrido in presenza e da remoto (per un massimo di tre giorni a settimana) ormai adottato in tutto il gruppo nella storica direzione centrale di Trieste e nella iconica Generali Tower di Milano. Gianluca Perin, Country general manager di Generali Italia, spiega che in questi ultimi anni si sta affermando una nuova tendenza che coniuga “working” e “vacation”: «È la cosiddetta workation, uno stile di vita lavorativo che vede le persone svolgere la propria attività da remoto, in località che tradizionalmente sarebbero considerate vacanziere. Chiudere le sedi direzionali è innanzitutto una scelta di sostenibilità ambientale, se si pensa all’energia elettrica risparmiata (cosa che già avviene ogni venerdì e in occasione delle festività natalizie) e alla riduzione di emissioni di CO2 prodotte da un numero minore di spostamenti».
Le Generali accelerano la trasformazione digitale: «Muoversi come una digital company significa anche essere parte di questo cambiamento, mettendo la tecnologia al servizio delle nostre risorse per lavorare efficacemente da remoto durante queste settimane. È un percorso che parte da lontano, da prima della pandemia, quando siamo stati tra i primi a sperimentare forme di lavoro ibride. Già allora pensavamo che far leva sulla tecnologia per creare nuovi processi aziendali ci avrebbe permesso di evolvere e di rimanere competitivi. Oggi, grazie ai nostri investimenti nel digitale e in formazione, i nostri team hanno i mezzi e le competenze per lavorare da remoto quando necessario, garantendo al contempo la produttività», spiega Perin in un post su Linkedin.
I vantaggi? «Nella migliore delle ipotesi un posto di lavoro di questo tipo può aumentare la produttività offrendo allo stesso tempo un po' del relax di una vacanza», sottolinea una scrittrice londinese citata in un approfondimento sul tema del Financial Times. Lavorare in mezzo alla natura - noto come desking verde - può stimolare la creatività. Molte aziende hanno risposto ai desideri dei dipendenti offrendo le cosiddette settimane di "lavoro da qualsiasi luogo".
In un approfondimento del Financial Times si precisano i vantaggi della workation, che significa essenzialmente lavorare da remoto collegati da un luogo di vacanza, un elemento relativamente nuovo fra le opzioni di lavoro nell’era post-Covid. E la domanda, sarebbe forte. Il quotidiano della City cita un sondaggio di Jugov riferito alla potenziale platea di utenti nelle corporation americane dove il 53% sarebbe interessato a sfruttare questa possibilità soprattutto nella fascia fra i 18 e i 34 anni. Sia gli americani che i britannici hanno indicato l'Italia come la loro destinazione preferita per il lavoro in vacanza. Opzione che vale soprattutto per i mestieri della new economy digitale. Sempre Ft cita l’esempio di Richard Beech, co-fondatore di Electroheads, marchio di e-commerce di biciclette elettriche e scooter di Londra. Circa un anno fa, si è rifugiato in una casa vicino alla spiaggia in Cornovaglia per lanciare il sito web dell'azienda.
E così le Generali sembrano avere adottato un modello già in uso fra le corporation d’oltreoceano. Ancora Ft cita l'amministratore delegato di Alphabet e Google, Sundar Pichai, che ha amnnunciato già nel 2021 ai dipendenti che potranno lavorare nella loro sede principale per un massimo di quattro settimane all'anno (con l'approvazione del manager) durante vacanze e viaggi estivi. La banca statunitense Citigroup lo scorso anno ha consentito ai dipendenti di lavorare da remoto per le ultime due settimane di agosto e dicembre. American Express ha introdotto quattro settimane all'anno di "lavoro da qualsiasi luogo".
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