Generali senza Assicurazioni. Il titolo in Borsa cambia nome

Dalla denominazione scompare la parola che ha sempre connotato il settore. Philippe Donnet: «Decisione coerente, siamo da tempo un gruppo finanziario»

Piercarlo Fiumanò
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L’annuncio arriva in una nota da Lisbona dove il Ceo Group Philippe Donnet ha riunito la prima linea manageriale con il Group Management Committee per un primo confronto sul nuovo piano industriale. Assicurazioni Generali cambia la denominazione dell'azione quotata in Borsa da «Generali Ass» a «Generali» a partire dal primo luglio. Il cambio di nome - sottolinea la compagnia «è coerente con l'evoluzione della società, che già da tempo opera come gruppo finanziario diversificato focalizzato sui due core business assicurazioni e asset management» e ha l'obiettivo di «dare continuità all'utilizzo del marchio Generali» in Italia e all'estero.

Il gruppo comunica inoltre agli investitori che non verrà modificato il codice Isin dell'azione (IT0000062072) e non ci saranno modifiche dello statuto. La medesima modifica riguarderà anche gli strumenti “non equity” quotati sugli altri mercati gestiti da Borsa Italiana. La decisione di Donnet è un segnale di tipo strategico e non solo semantico rivolto al mercato e agli investitori dopo che è stata rivoluzionata l’organizzazione del gruppo, che dal primo giugno scorso è divenuto un colosso finanziario basato su assicurazioni e asset management. Sul fronte acquisizioni Trieste ha preso l’asset manager americano Coning, mossa che prelude a un rafforzamento strategico nel settore anche in proiezione del nuovo piano industriale. Sull’altro fronte un altro segnale è arrivato dall’insediamento di Giulio Terzariol che ha assunto il comando della nuova divisione Insurance.

Per gli esegeti fu Giuseppe Lazzaro Morpurgo, insieme a un gruppo di imprenditori il 26 dicembre 1831 a firmare l'atto costitutivo delle «Assicurazioni Generali» all’epoca "Austro-Italiche". La parola «Assicurazioni» scompare oggi dal titolo ma resta evocata a beneficio dei cultori non solo nello statuto ma anche sui palazzi storici di proprietà in Europa e nel mondo, da piazza della Signoria a Firenze a piazza Venezia a Roma.

Uno di questi resta il palazzo triestino di Piazza Duca degli Abruzzi dove dal 1886 ha sede la direzione centrale capace di resistere ai rivolgimenti del secolo breve e alla globalizzazione. Un altro simbolo è il Leone di San Marco che nelle prime polizze compare andante a sinistra con spada sguainata. Nella storia del gruppo che da sempre si chiama solo «Generali» nulla è casuale e tutto ruota intorno a simboli precisi. Era destino che, per sottrazione, le Generali assumessero la stessa denominazione in Borsa.

Sempre ieri il gruppo ha annunciato che il cda ha approvato l’assegnazione a Donnet della seconda tranche di azioni relative al piano azionario 2019-2021, la cui prima tranche era stata assegnata nel 2022. A Donnet sono state quindi assegnate 268.193 euro, per un valore ai prezzi di Borsa di 6,2 milioni. Il ceo non potrà vendere metà del pacchetto per almeno un anno. —

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