Gli hotel di Hnh in crescita. Nuova acquisizione al Nord
L’ad Luca Boccato: «Entro poche settimane il perfezionamento dell’operazione». Nell’esercizio 2023 il gruppo degli alberghi a 4 e 5 stelle a 114 milioni di ricavi

Hnh Hospitality vede sereno anche per il 2024, ricavi a quota 114 milioni, nonostante le prospettive di alcuni mercati non siano favorevoli. E in canna ha anche una nuova acquisizione per un hotel nel Nord Italia.
Il gruppo con base a Jesolo è tra i principali operatori alberghieri indipendenti in Italia nel segmento degli hotel e resort a 4 e 5 stelle. Controllato dalla famiglia veneta Boccato, vede come azionisti di minoranza Fondo Italiano d’Investimento Sgr e Eulero Capital.
Nel primo semestre, da novembre 2023 ad aprile 2024, i ricavi sono aumentati a 33,7 milioni di euro ed alla chiusura del periodo il gruppo ha ottenuto un tasso di occupazione delle camere (OR) del 70,3%, in crescita rispetto al 65% del primo semestre 2023. «Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024. Nonostante l’Ebitda (margine operativo lordo, ndr) negativo, tipico nel settore nel primo semestre per effetto della stagionalità, i nostri ricavi e tassi di occupazione delle camere sono in forte crescita. Questo dimostra la solidità della nostra strategia e la capacità di adattarci alle sfide del mercato» ha spiegato Luca Boccato, ad del gruppo.
«Le previsioni per la fine dell'anno sono molto promettenti, con ricavi e margini in crescita rispetto all’anno record 2023. La nostra recente apertura al settore del real estate, per la quale confidiamo di poter annunciare presto un primo investimento, rappresenta un importante passo avanti nella nostra strategia di diversificazione e sviluppo».
Per il 2024, spiega Boccato, la stima dei ricavi è di raggiungere quota 113/114 milioni, con 80 milioni realizzati nel secondo semestre. «A livello di occupazione e Adr (average daily rate, tariffa media giornaliera, ndr), ci aspettiamo un incremento del 10% rispetto ai livelli del 2019, completando così il percorso di superamento del pre-Covid». Grazie alla visibilità sulle prenotazioni, spiega Boccato, «possiamo avere una visione più precisa, con il book che è quasi all'80% del nostro budget. Questo ci permette di prevedere ricavi in maniera abbastanza puntuale. A parità di perimetro, prevediamo un incremento tra il 5 e il 6%. L’Ebitda è stimato in ripresa a 17,2 milioni, superiore al 15%. Siamo stati un po' penalizzati dal mese di maggio. Anche se i resort hanno performato bene, c'è ancora margine di miglioramento, in particolare in Sicilia, Sardegna e Jesolo, a Jesolo e a Mazzara del Vallo con il nostro format Almar, mentre a Villasimius abbiamo già iniziato a rinnovare la struttura».
Per quanto riguarda gli alberghi di città, soprattutto nei centri urbani, Boccato non rileva segnali di rallentamento. «Le prenotazioni non escludono, tuttavia - avverte - che nei prossimi sei-nove mesi possano emergere i primi segnali di rallentamento. Ci sono alcuni elementi di incertezza all'orizzonte. Non tutti i Paesi stanno crescendo allo stesso ritmo; ad esempio, la Germania sta subendo un rallentamento economico maggiore del nostro, ma stiamo compensando il calo con una maggiore domanda da altri mercati. Mentre per gli Stati Uniti, l'anno delle elezioni, come accaduto anche in passato, potrebbe comportare un calo della domanda. E per noi quella è una clientela importante».
Hnh è anche prossima a chiudere una nuova acquisizione, «questione di un paio di settimane, siamo alle battute finali. È un'importante operazione di acquisizione di un albergo nel Nord Italia, non siamo presenti a Torino, Genova, Bergamo e Brescia. Ecco in una di queste città».
Hnh gestisce 16 strutture, tra cui 13 nelle principali città italiane, in franchising con le maggiori catene alberghiere internazionali come Hilton, Ihg, Accor e Best Western, e 3 resort turistici con il marchio Almar.
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