Gli impianti sportivi spingono Pre System: l’azienda friulana firma il Bosco Verde

A Tessera l’impresa realizzerà sia lo stadio che il palasport. Il valore complessivo della commessa è di 15,5 milioni

Riccardo De Toma

C’è anche l’iconico progetto del Bosco dello Sport di Tessera, dove sorgeranno i nuovi impianti della Reyer e del Venezia calcio, a spingere sui fatturati di Pre System, l’azienda di Sedegliano (Udine) specializzata nella realizzazione di edifici in cemento armato a uso industriale, commerciale e civile.

«L’80% degli elementi prefabbricati che formeranno la struttura del nuovo palasport – spiega il presidente Tiziano Giuliani – è già stato prodotto ed è stoccato nel nostro magazzino di Sedegliano. In questi giorni è previsto l’inizio delle operazioni di montaggio, con l’avvio della posa dei pilastri».

Il cronoprogramma

I tempi segnano un ritardo rispetto al cronoprogramma dei lavori, «legato essenzialmente agli eventi atmosferici», spiega ancora Giuliani, che conta comunque di recuperare e di consegnare la struttura, «completa di spalti, rampe e solai delle aree matchday», entro la primavera inoltrata del 2025.

Nuovi progetti: Stadio e valore delle commesse

Si tratta solo del primo dei due progetti che legano Pre System al nuovo polo sportivo di Venezia. L’impresa friulana si è aggiudicata anche l’impianto per il nuovo stadio, la cui progettazione è in fase di partenza. Quanto all’avvio della produzione, è previsto per la prossima estate: se i tempi saranno rispettati, il montaggio partirà in settembre, per concludersi nell’estate del 2026.

Il valore complessivo delle due commesse di Tessera, entrambe in capo al Comune di Venezia, è di 15,5 milioni: un importo che solo dal prossimo anno, dopo la consegna del palazzetto, comincerà ad alimentare i fatturati di Pre System.

Opportunità nel settore impiantistico sportivo

«Continuiamo – conferma Giuliani – a seguire con grande interesse quest’area di business, tenendo sempre come parametro di riferimento quello degli impianti medio-piccoli».

Grazie a questa spinta, l’impresa di Sedegliano può contare su un portafoglio ordini di 35 milioni, che le consente di guardare con ottimismo al futuro. «Quest’anno chiuderemo a 57-58 milioni di volume d’affari, un valore già molto vicino al traguardo che ci eravamo prefissati per il 2026, dopo aver completato l’acquisizione di Zevio nel 2022».

Espansione e nuove commesse

L’acquisto dell’impresa veronese ha consentito a Pre System di espandere il suo bacino di riferimento al Veneto occidentale, all’Emilia e alla Lombardia orientale, con prospettive di nuove commesse che potrebbero concretizzarsi già nelle prossime settimane o mesi. «Ci sono importanti trattative in corso, sia in Friuli Venezia Giulia che fuori regione, sulle quali preferisco non fornire dettagli. Ancora impianti sportivi? No, non si tratta di questo, ma di progetti di investimento produttivo nell’ambito del manifatturiero e della logistica».

Il presidente non aggiunge altro, ma guarda con fiducia alla possibilità di continuare in una fase che è positiva non soltanto in termini di ricavi, ma anche di redditività. «Dopo un periodo non facile, in cui è stato possibile scaricare sui clienti soltanto una parte dell’aumento dei costi di fornitura, c’è stata una revisione dei listini – spiega – che ci ha consentito di recuperare anche sul terreno dei margini operativi. Gli scenari economici? Non sono facili, ma l’economia si muove: gli investimenti industriali non si sono fermati e anche il privato continua ad offrirci importanti opportunità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est