Gli industriali alla Regione: «Chiediamo qualcosa di più»

Agenda Fvg Manifattura 2030 e il potenziamento dei Consorzi industriali. Questi i temi principali trattati nell’incontro tra il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo e l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini

La redazione
Il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, e l'assessore alle Attività produttive Fvg, Sergio Emidio Bini
Il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, e l'assessore alle Attività produttive Fvg, Sergio Emidio Bini

Agenda Fvg Manifattura 2030 e il potenziamento dei Consorzi industriali. Questi i temi principali trattati nell’incontro tra il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo e l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, svoltosi il 24 febbraio a palazzo Torriani.

Pozzo ha rimarcato la centralità dell’industria nell’economia del territorio. «La manifattura in Friuli Venezia Giulia, come accade in tutte le regioni più industrializzate e ricche d’Italia – ha ricordato il presidente di Confindustria Udine – è la sala macchine della crescita e la provincia di Udine è il cuore manifatturiero della nostra regione».

Ciò premesso, dopo aver menzionato l’analisi della Regione sui mega trend determinanti per lo sviluppo delle aziende regionali contenuti dal Piano Manifattura 2030, che includono crescita dimensionale delle imprese, competitività internazionale, transizione digitale, transizione energetica e attrazione di figure professionali qualificate, Pozzo ha sottolineato come «tutto questo sia in linea con le priorità manifestate anche dalla nostra associazione».

Infrastrutturazione e servizi a beneficio dei lavoratori nelle zone industriali, cronica carenza, sia dal punto di vista quantitativo, sia sotto il profilo delle competenze, di risorse umane e immigrazione qualificata: sono stati gli altri temi affrontati nel corso dell’incontro.

«Alle istituzioni, alla Regione in particolare – ha concluso il presidente Pozzo – chiediamo qualcosa in più: le aziende e gli imprenditori devono essere al centro del sistema. Senza l’impresa non ci sono sviluppo, futuro o occupazione. È necessario lavorare per dare il giusto ruolo alle aziende e questo ruolo non può essere che centrale. L’impresa e l’imprenditore sono una categoria che va protetta e l’amministrazione pubblica deve avere un occhio di riguardo rispetto a questa categoria».

«Il Piano Manifattura 2030 è ambizioso - ha osservato dal canto suo Bini - , e ha trovato concretezza già con la recente manovra di stabilità, attraverso un primo stanziamento regionale di 57,5 milioni di euro, cui si sono aggiunti 50 milioni di risorse Fesr. In due mesi abbiamo programmato interventi per 107,5 milioni di euro, grazie ai quali verranno aperti 11 bandi a favore delle imprese già nel 2025. Per quanto riguarda gli investimenti in favore dei Consorzi, per i quali l’amministrazione regionale ha già stanziato 291 milioni di euro tra il 2018 e il 2024, due sono le sfide cruciali attese. Da un lato garantire nuove aree alle aziende che intendono insediarsi, dall’altro il passaggio dall’essere gestori di un patrimonio immobiliare a erogatori di servizi per aziende e lavoratori». 

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