Gruppo Fedrigoni: «Mercato volatile, ma investiamo. Ricavi a 2 miliardi»

Il piano di investimenti 2025-2028 prevede oltre 300 milioni di euro a livello globale, di cui circa 100 milioni in Italia. Un punto affrontato nell'incontro con i sindacati è stato il futuro dei lavoratori di Giano (Fabriano)

La redazione

Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni, ha incontrato in seduta plenaria le delegazioni sindacali territoriali e nazionali per fare il punto sull'andamento del 2024 e delineare le strategie di sviluppo per il 2025. Il gruppo, leader globale nella produzione di carte speciali per il packaging di lusso, etichette autoadesive e soluzioni per la comunicazione visiva, si prepara ad affrontare un contesto economico caratterizzato da incertezza e volatilità.

«Il 2024 è stato contraddistinto da grande volatilità e da un rallentamento della domanda, in particolare nella seconda metà dell'anno, che ha interessato diversi mercati che serviamo, come quello del lusso e del wine&spirits» ha dichiarato Nespolo. «In questo contesto, Fedrigoni ha dimostrato ancora una volta la propria solidità, proseguendo nel suo percorso di trasformazione ed espansione globale: chiuderemo il 2024 con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro (contro gli 1,8 miliardi del 2023) e un Ebitda proforma di oltre 370 milioni di euro, con una crescita di circa il 10% dall'anno precedente (337,7 milioni)».

Guardando al 2025, il primo semestre si prospetta ancora caratterizzato da instabilità macroeconomica e da un generale rallentamento dei consumi. Nonostante lo scenario complesso, la strategia di Fedrigoni rimane invariata: rafforzare la leadership nei mercati consolidati. Il piano di investimenti 2025-2028 prevede oltre 300 milioni di euro a livello globale, di cui circa 100 milioni in Italia. Un punto affrontato nell'incontro con i sindacati è stato il futuro dei lavoratori di Giano, la società del Gruppo che produceva carta da ufficio e che ha cessato l'attività a fine 2024.

«Dei 173 dipendenti impattati, attualmente solo 50 stanno usufruendo della cassa integrazione straordinaria approvata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tutti gli altri sono stati ricollocati», ha detto l’ad. —

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