Gruppo Mastrotto lavora per il riciclo degli scarti

L’azienda di Arzignano ottiene un finanziamento Esg di 25 milioni da Crédit Agricole Italia

Nicola Brillo
La presidente Chiara Mastrotto
La presidente Chiara Mastrotto

Crédit Agricole Italia sostiene il percorso di crescita di Gruppo Mastrotto verso gli obiettivi Esg con un finanziamento da 25 milioni di euro.

L’istituto di credito transalpino e il leader mondiale nella lavorazione di pelli di alta qualità hanno annunciato ieri l’accordo che lega l’evoluzione del costo del finanziamento al raggiungimento di specifici indicatori di performance di sostenibilità.

I progetti di innovazione di Gruppo Mastrotto si realizzano in due direzioni. La prima riguarda l'estensione dell'analisi Lca (Valutazione del ciclo di vita) a tutte le famiglie di prodotto, con un miglioramento continuo dell’impronta ambientale.

La seconda prevede l’introduzione di un sistema di recupero dei sottoprodotti organici nelle prime fasi della concia, che vengono successivamente conferiti ad aziende specializzate per la trasformazione in componenti per fertilizzanti e biostimolanti.

«Gli investimenti sono destinati a processi di sostenibilità a 360 gradi, in continuità con quanto intrapreso dal gruppo da oltre dieci anni - fa sapere la società vicentina -, e coinvolge tutta la produzione. I nostri obiettivi non sono solo qualitativi, ma puntano anche alla sostenibilità, come ad esempio l’impronta carbonica».

Il Gruppo Mastrotto, con sede principale nel distretto della concia di Arzignano, è oggi il primo gruppo conciario in Italia e tra i primi player a livello globale, con 307 milioni di fatturato e 21,1 milioni di utile nel 2023 (298 milioni di ricavi e utile di 28,5 milioni nel 2022).

Il 99% dei 2.300 dipendenti è assunto a tempo indeterminato e le donne rappresentano il 30% del totale dei lavoratori dipendenti. Il gruppo vicentino realizza la sua produzione in 15 stabilimenti, undici in Italia e quattro all’estero (Brasile, Indonesia, Messico e Tunisia), e ha una rete commerciale che raggiunge più di 110 Paesi.

L’azienda, fondata da Arciso Mastrotto nel 1958 con figli Bruno e Santo, è oggi guidata dalla seconda generazione: Chiara e Graziano Mastrotto.

«Il 2024 è stato un anno difficile per il settore della concia, da anni è in contrazione - aggiunge l’azienda -. Dovremmo comunque chiudere l’anno sui risultati dello scorso, abbiamo tenuto bene grazie anche gli investimenti su nuovi prodotti e alla diversificazione di settore. In questo modo possiamo gestire meglio gli andamenti congiunturali. In particolare stanno andando bene i settori dell’automotive e della moda, negli ultimi anni ci stiamo dedicando alla produzione alto di gamma. Il 2025 non sarà semplice in partenza, perché stanno proseguendo i problemi degli ultimi mesi, mentre abbiamo un moderato ottimismo nel proseguo del nuovo anno».

L’operazione con Crédit Agricole Italia rafforza la visione strategica di Gruppo Mastrotto, che nel biennio 2023-2024 ha investito in numerosi progetti legati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance, consolidando un modello di business che integra innovazione e miglioramento continuo.

Ad ottobre l’azienda vicentina ha acquisito il controllo del portoghese Gruppo Coindu, leader europeo nella progettazione e produzione di interni automobilistici di alta qualità in pelle e tessuto.

Chiara Mastrotto, presidente della società di Arzignano, ha ricordato come l’accordo sia «in linea con i piani di crescita» e potenzierà «la nostra proposta di valore, offrendo soluzioni sempre più avanzate per il settore automobilistico».

L’azienda portoghese conta quattro impianti e oltre 4.500 fra dipendenti e collaboratori. Nel 2023 il Gruppo Coindu ha realizzato vendite per oltre 350 milioni di euro e vanta una capacità produttiva di circa 6.500 set per interni auto al giorno.

Coindu manterrà il marchio, la strategia produttiva innovativa e l'indipendenza sul mercato che ne hanno caratterizzato l'attività sino a oggi e la famiglia Gomes, principale riferimento aziendale, continuerà a detenere una quota di minoranza.

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