Hugo Boss nel mirino del miliardario britannico Mike Ashley, attesa per le mosse della famiglia Marzotto

L’83 per cento delle azioni Hugo Boss compongono il flottante e l’unico azionista strategico che esprime una leadership è in mano a due holding, che insieme sommano circa il 15 per cento del capitale: Pfc (degli eredi di Paolo Marzotto) e Zignago Holding

Roberta Paolini

VENEZIA. Hugo Boss entra nel mirino del miliardario britannico Mike Ashley, che secondo quanto riferito dal Telegraph sarebbe in trattative per una possibile acquisizione. Il gruppo di moda maschile quotato alla Borsa di Francoforte ha un azionariato diffuso. L’83 per cento delle azioni Hugo Boss compongono il flottante e l’unico azionista strategico che esprime una leadership è in mano a due holding, , che insieme sommano circa il 15 per cento del capitale: Pfc (degli eredi di Paolo Marzotto) e Zignago Holding. Quest’ultima riferibili al ramo dei quattro fratelli Gaetano, Stefano, Nicolò e Luca Marzotto, proprietari  del 91 per cento del Gruppo Vini Santa Margherita e azionisti di maggioranza di Zignago Vetro.

I rumors sono piombati sul mercato facendo apprezzare per due sedute consecutivo Hugo Boss che nella giornata del 24 di maggio capitalizzava circa 3,13 miliardi di euro. Da tempo, in realtà, circolano indiscrezioni su una possibile acquisizione del gruppo tedesco di abbigliamento e un mese fa era stato il Times a parlare di un possibile interesse da parte di Lvmh e Kering. Le azioni di Hugo Boss sono così entrate in rally sul presunto interesse del gruppo Frasers del miliardario Mike Ashley.

Frasers, spiegava il telegraph, è già un investitore e negli ultimi mesi ha acquistato più azioni di Hugo Boss nel tentativo di "elevare" i suoi marchi esistenti e vendere più beni di lusso.

A gennaio, la società dietro Sports Direct, Flannels e House of Fraser, controllava una partecipazione del 15,2% nell'azienda attraverso una combinazione di azioni. All'epoca disse che intendeva essere un "azionista di supporto". L'investimento in Hugo Boss è l'ultimo di una serie di puntante sul mondo del retail  fatte da Frasers, tra cui Mulberry e Studio Retail.

Ma nella partita, come detto potrebbe esserci anche Bernard Arnault che con un patrimonio di 186,3 miliardi di dollari è diventato l’uomo più ricco del mondo superando Jeff Bezos.

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