Huracan Marine, la start up che progetta, e brevetta, motori elettrici per la nautica
Più leggeri e più piccoli, il 50% in meno, rispetto alla concorrenza, garantiscono alte prestazioni. E sostenibilità
TRIESTE. Con il “global warming” c’è un po’ di “hype”, direbbero in Usa, sui motori elettrici. Al trend non sfugge la nautica. E il discorso vale doppio per Venezia perché nella laguna si deve navigare a basse velocità.
Questi gli ingredienti del cocktail high-tech “Aiutiamo Venezia” che ha utilizzato Eros Scarpa, imprenditore veneziano innamorato della sua città, per convincere Franco Moro, tecnico progettista di motori, a realizzare insieme un progetto di propulsione elettrica marina. E così nel 2012 Franco Moro ed Eros Scarpa hanno fondato Huracan Srl che ha studiato il settore della mobilità elettrica, terrestre e marina progettando motori ad hoc.
A maggio del 2020 altri professionisti si sono uniti ai due fondatori ed assieme hanno dato vita a Huracan Marine Srl, una start up innovativa la cui mission è appunto quella di sviluppare, produrre e commercializzare motori marini elettrici, come spiega uno dei top manager dell’azienda, Leandro Scomazzon, il Chief financial officer con una lunga esperienza in un’altra società leader nella motoristica (Aprilia).
Huracan Marine possiede già un brevetto (altri sono nella “pipeline”, come si dice in gergo) ed ha ottenuto l’utilizzo di una seconda licenza con le quali è in grado di produrre motori marini elettrici, fuoribordo ed entrobordo, altamente innovativi per peso, prestazioni e dimensioni.
Questi prodotti sono di fatto più leggeri e di dimensioni nettamente inferiori della concorrenza (50% in meno) a parità di potenza erogata. Possono inoltre lavorare alla massima potenza per lunghi periodi senza problemi di “de-rating” grazie al sistema di raffreddamento più efficiente. Problema che si riscontrano spesso su questi prodotti.
Huracan Marine ha messo assieme un team tra azionisti e collaboratori con altissime competenze tecniche ed esperienze gestionali in grado di creare sinergie con fornitori strategici (che la società chiama giustamente partner), in particolare per le batterie e l’elettronica, ma anche per la progettazione e la sperimentazione ed intende realizzare ulteriori innovativi per la navigazione elettrica ed ibrida per i quali altri brevetti saranno depositati presto. Inoltre l’azienda ha anche un kit per adattare i vecchi motori.
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