I motori giganti viaggeranno in treno, la svolta di Wärtsilä Italia

Il gruppo sceglie il trasporto combinato strada-ferrovia per dire addio al carbone. Per la prima volta trasferito su rotaia un “blocco” da 2 mila tonnellate

Un trasporto eccezionale di Wärtsilä
Un trasporto eccezionale di Wärtsilä

TRIESTE. Il percorso combinato strada-ferrovia è il futuro del trasporto delle merci. Una sperimentazione industriale portata avanti da Wärtsilä, che recentemente ha inaugurato una nuova soluzione per il trasporto dei suoi motori kolossal via ferrovia.

Lo hanno annunciato i top manager del colosso motoristico finlandese in un webinar sul trasporto trasporto combinato al quale hanno partecipato Stefano Tonelli, delivery centre general manager di Wärtsilä Italia e Lucia Rotaris, professore associato in economia applicata, con Elia Merzliak, business controller di Wärtsilä Italia.

L’Europa da tempo cerca di favorire lo sviluppo di modalità di trasporto alternative a quella stradale: «Utilizzando il combinato strada e ferrovia si ottiene un risparmio nel costo del trasporto del 25% - spiega Stefano Tonelli. Una soluzione che va preferita in caso di trasporti a lunga percorrenza». Wärtsilä Italia ha trasportato con successo su rotaia un blocco motore da 2mila tonnellate, tipologia di prodotto normalmente riservato ai camion per le caratteristiche di trasporto eccezionale.

Il trasporto combinato strada-ferrovia, come dimostrato dall’esperienza fatta sul campo da Wärtsilä Italia, non comporta soltanto vantaggi per la singola impresa, ma anche sotto il profilo ambientale con un forte impulso alla decarbonizzazione.

«Si stima che il sistema dei trasporti merceologici sia responsabile per il 16% dell’emissione di gas serra - analizza Rotaris - mentre il trasporto ferroviario ha un’emissione di Co2 assolutamente trascurabile (pari allo 0,4%). Senza considerare che la strada ha anche elevati costi sociali, dovuti alla congestione del traffico a causa dei mezzi pesanti».

I punti di forza del trasporto eccezionale via rotaia sono quindi molteplici: c’è la possibilità di trasportare grandi quantitativi di merce sia in peso che in volume, non c’è il vincolo dei tempi di riposo degli autisti, non ci sono restrizioni di traffico, sono minori i rischi di stop legati a particolari condizioni meteorologiche e non è richiesta la scorta tecnica della polizia stradale: «Molti dei settori tipici della produzione italiana non sono ancora fatti per il trasporto ferroviario basti pensare a quello alimentare, per trasportare il quale il parco rotabile non è ancora dotato di adeguate carrozze frigo. Nonostante ciò l’obiettivo dell’Europa resta è quello di raddoppiare l’uso della modalità ferroviaria entro il 2050».

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