I treppiedi Manfrotto tornano tutti in Italia, la Vitec preferisce Feltre alla Cina: «Con Industria 4.0 più vicini ai clienti»

La divisione italiana del gruppo quotato alla Borsa di Londra torna a investire in Italia. L'ad Marco Pezzana: due robot per supportare il personale impegnati nello smartworking
Marco Pezzana, ad di Viatec
Marco Pezzana, ad di Viatec

BELLUNO. La rilocalizzazione di una parte di produzione dall'estero all'Italia, il miglioramento dell'automatizzazione dei processi aziendali e dello smartworking e il potenziamento dei canali digitali e delle soluzioni a supporto dei digital creator.

È questa la ricetta per la trasformazione digitale di Vitec Imaging Solutions, la divisione italiana del Gruppo Vitec, quotato alla Borsa di Londra, e nata con l'acquisizione della storica azienda vicentina Manfrotto, oggi leader mondiale nella produzione e distribuzione di prodotti per la creazione e la condivisione di contenuti visivi.

Nel primo semestre del 2020, Vis ha contribuito al 53% del volume d'affari del gruppo - un dato importante se osservato attraverso la lente della crisi Covid che ha colpito l'intera economia mondiale - nonostante una contrazione del fatturato dovuto dal blocco delle vendite al dettaglio.

L'azienda di Cassola, in provincia di Vicenza, ha annunciato lo scorso novembre una serie di investimenti industriali per il ritorno della produzione di diversi supporti del marchio Joby, specializzato in accessori per smartphone, che si è spostato dalla Cina a Feltre, Belluno.

«Cinque anni fa abbiamo intrapreso un percorso di miglioramento di efficienza e produttività in ottica di Lean-Industry 4.0. Questo ci farà diventare più sostenibili perché localizzeremo la produzione degli articoli più richiesti in prossimità dei maggiori mercati, così da migliorare ulteriormente il livello di servizio offerto in un mercato che richiede la massima flessibilità della produzione e tempi di risposta sempre più rapidi», ha spiegato Marco Pezzana, ceo di Vis, che guarda con positività al futuro.

Per l'azienda, che due anni fa ha rimpatriato anche alcune linee Manfrotto, l'obiettivo è duplice: riposizionare il marchio Joby investendo in tecnologia e nelle competenze delle persone, e dar vita a nuove linee di produzione nel segmento smartphonography e meccatronica di precisione, rendendo centrale l'area di produzione di marchi quali Manfrotto e Gitzo.

Un riavvicinamento della produzione al mercato europeo e a quello americano, necessario per abbattere costi logistici e d'impatto ambientale. Nella stessa direzione va l'attuazione dello smartworking per i dipendenti, che nello scorso settembre ha raggiunto uno step superiore grazie all'introduzione di due robot Double, dell'azienda Double Robotics, pensati ad hoc per il supporto del personale.

La motivazione è stata semplice: Vis ha registrato un aumento della produttività dei collaboratori che lavoravano da remoto e ha deciso quindi di introdurre delle macchine capaci di agevolare le complessità legate allo smartworking, portandolo ad una versione 2.0.

E poi c'è il parco clienti, composto ad oggi per la maggior parte da digital creator. A loro sono dedicati servizi e innovazioni, e per questo una delle strategie di mercato intraprese da Vis è stata quella di minimizzare l'impatto economico. Prima e dopo il primo lockdown, la bolla di contenuti digitali creati e condivisi in rete è esplosa.

Da qui l'azienda ha deciso di mirare a soddisfare le esigenze dei professionisti tramite prodotti evoluti e ricercati, offrendo servizi per il libero sfogo della fantasia dei più giovani creatori, e implementando strategie multicanale su più piattaforme con particolare attenzione all'e-commerce. --

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