Icop con Eteria punta al raddoppio dei ricavi nel ’24

Dopo un anno di rodaggio, i primi sei mesi del 2023 hanno visto il “decollo” del consorzio stabile Eteria, che al fianco di due colossi come Vianini Lavori (gruppo Caltagirone) e Itinera (gruppo Gavio) vede impegnata la società benefit friulana Icop. Tra gennaio e giugno l’aggregato stabile delle tre imprese si è imposto in quattro gare pubbliche, due delle quali già aggiudicate, altrettante in procinto d’esserlo, essendosi Eteria piazzata al primo posto tra i partecipanti. Le commesse aggregate valgono al consorzio un “bottino” di 670 milioni di euro, 236 dei quali sono la quota parte di Icop, che grazie al contributo di Eteria prevede una significativa accelerazione dei ricavi: «Contiamo di traguardare il 2023 a 120 milioni di fatturato, in decisa crescita rispetto ai 92 dell’anno scorso, e di centrare i 200 milioni nel 2024» dichiara il presidente di Icop, Piero Petrucco, commentando il significativo round di commesse realizzato sotto il cappello di Eteria.
Le due opere già aggiudicate al consorzio e in corso di progettazione esecutiva sono la tratta della Ss 675 tra Monte Romano e Tarquinia (committente Anas) e la realizzazione del Nodo di Catania (Rfi). Le due che invece saranno assegnate in breve, essendosi Eteria piazzata al primo posto tra i partecipanti alle gare, sono quelle relative al primo lotto dell’Acquedotto Marcio e dell’adduttrice Ottavia-Trionfale (Acea). La tratta della Ss 675 tra Monte Romano e Tarquinia vale per il Consorzio 252 milioni di euro (35 milioni a Icop) e prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di 5 km di tracciato stradale con 2 corsie per senso di marcia, di cui 1,6 km in galleria. La durata dell’appalto, bandito da Anas, è di circa 5 anni, di cui 120 giorni per la redazione del progetto esecutivo.

Valgono invece 370 milioni (67 milioni a Icop) i lavori per la realizzazione del Nodo di Catania in capo a Eteria, capogruppo del raggruppamento di imprese composto da Euro Ferroviaria e Salcef di Salcef Group. I lavori prevedono la modifica dell’infrastruttura ferroviaria siciliana necessaria a poter realizzare l’allungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa e potenziare lo scalo aeroportuale. In questo caso la durata dell’appalto è di tre anni, di cui 130 giorni per la redazione del progetto esecutivo. «Dopo un 2022 che è servito al consorzio a muovere i primi passi e che di fatto non ha portato in dote alcuna commessa, nel 2023 abbiamo invece iniziato a macinare gare, grazie alle competenze integrate delle tre imprese che ne fanno parte. Insieme - dichiara Petrucco - possiamo ambire a lavori di qualsiasi dimensione, compresi le grandi opere infrastrutturali del Pnrr, siamo molto solidi e i risultati stanno arrivando».
Alla soddisfazione per le gare vinte, che portano “acqua” ai conti di Icop, Petrucco affianca quella d’esser stato scelto da due colossi come Gavio e Caltagirone, con quest’ultimo «che dopo anni passati in posizione defilata - evidenzia l’imprenditore friulano - torna oggi da protagonista nel mercato delle costruzioni». L’ingresso in Eteria ha portato Icop a rafforzare le sue linee strategiche. «Faremo sempre meno gare pubbliche generiche - afferma ancora Petrucco - per muoverci invece con determinazione nell’ambito del microtunnel, delle fondazioni e dei lavori nel porto di Trieste». Porto, ricordiamolo, che sta letteralmente rifiorendo e che vede in Icop - aggiudicataria del prolungamento del Molo 7 e della riconversione dell’area di Servola in polo logistico - come uno dei grandi protagonisti di questa rinascita.
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