Idealservice si espande. Acquisito il 100% di Ispef servizi ecologici
La cooperativa, leader in Italia nei servizi ambientali, degli impianti di selezione rifiuti e del facility management, mette a segno la prima operazione dell’anno dopo aver chiuso il ‘21 a 147 milioni di euro di ricavi
UDINE. Idealservice mette a segno la prima acquisizione dell’anno rilevando la Ispef servizi ecologici di Azzano Decimo, azienda che opera nel settore dei servizi ecologici da oltre 30 anni, e si consolida in Friuli Venezia Giulia.
«Ispef - dichiara Marco Riboli, presidente di Idealservice - è una bella e storica realtà che si occupa principalmente della gestione di rifiuti speciali di tipo industriale, nel carico, trasporto e intermediazione di rifiuti liquidi e/o solidi, assimilabili agli urbani, pericolosi e non pericolosi, con l’impiego di automezzi e attrezzature speciali all’avanguardia e conformi alla normativa, con un fatturato annuo di circa 6 milioni di euro. Con questa operazione (del valore di circa 3,5 milioni di euro per il 100% delle quote della srl, ndr) la nostra cooperativa entra dunque in un nuovo settore e si consolida in regione, dove è già leader nei servizi ambientali, degli impianti di selezione rifiuti e del facility management, oltre ad essere una delle realtà nazionali di riferimento nel settore».
Idealservice, cooperativa costituita nel 1953, giunta quindi a un passo dai 70 anni di storia, si appresta a chiudere il 2021 «con un fatturato di circa 147 milioni di euro, in aumento rispetto ai 143 milioni dell’anno precedente, e un utile di 5 milioni - è la stima di Riboli, in attesa del Cda che approverà i conti - e un organico di oltre 3.700 addetti in tutta Italia». E che guarda al futuro come? «Ci siamo dati un piano industriale quadriennale - risponde il presidente - che prevede un futuro di crescita, sia organica e quindi in quello che è stato, fino ad ora, il nostro orizzonte con i servizi ambientali di raccolta differenziata e il facility management, sia per linee esterne entrando così anche in nuovi settori. E direi che i 60 milioni di patrimonio netto della cooperativa, ci consentono di procedere anche su questo fronte».
L’acquisizione di Ispef si inserisce pienamente «nel progetto strategico di sviluppo e crescita - spiega ancora Riboli -, che consentirà alla cooperativa di riorganizzare e rafforzare la sua presenza, oltre che le proprie competenze, nel settore dei servizi ambientali» allargando il raggio d’azione al privato, segnatamente industriale, andando ad operare anche in Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia, territori in cui la srl pordenonese è attiva.
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