Il Mercatino sale in cattedra e il riuso diventa materia scolastica
La società di Verona che si occupa dell’usato, porta il riuso nelle scuole con un progetto del Miur e si avvia a chiudere l'anno con 100 milioni di ricavi rispetto ai 70 dell'anno scorso

La pratica del riuso diventa materia scolastica grazie alla collaborazione tra Mercatino franchising, azienda veronese che si occupa di second hand, e il Ministero dell’istruzione.
L’azienda veneta è infatti entrata a far parte del piano «Ri-Generazione Scuola» con il Corso di Ecologia pratica sul riuso, un progetto che mira a coinvolgere i ragazzi in età scolare sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare spiegando loro i benefici che si ottengono dal riuso di oggetti ancora in buone se non perfette condizioni, quindi utili e funzionanti.
Durante il corso gli studenti coinvolti potranno calcolare l’impronta ambientale del proprio nucleo famigliare, “etichetta ecologica” che consentirà a ognuno di prendere maggiore consapevolezza rispetto a come ogni scelta quotidiana impatti sulle risorse naturali e sulla capacità della Terra di rigenerarle. E’ prevista inoltre una visita a uno dei negozi di Mercatino franchising dove i ragazzi potranno consegnare degli oggetti usati in conto-vendita: il ricavato complessivo della vendita di tutti gli oggetti andrà alla classe che potrà, con l’ausilio di un insegnante, “ri-usare il ricavato” per un uso consapevole. (per maggiori informazioni si può scrivere all’indirizzo riu@mercatinousato.com).
Al timone del progetto ci saranno due professioniste: Simona Tafuri e Cinzia Passalacqua, rispettivamente sociologa e psicologa, che seguiranno il corso in tour attraverso l’Italia, utilizzando per approcciare il tema del riuso teoria, docu-film, laboratori grafici e visite guidate nei centri Mercatino franchising.
Spinto da una rinnovata consapevolezza dell’importanza del riciclo, riscoperto oggi anche in ragione della crisi economica che sta investendo le famiglie, Mercatino Franchising si appresta tagliare quest’anno il traguardo dei 100 milioni di euro di ricavi, compiendo un nuovo balzo in avanti dopo aver chiuso in crescita il 2021, a 70 milioni di euro (+6,7% sul 2020), realizzati in 190 negozi in franchising distribuiti in tutta Italia ai quali si aggiunge lo storico punto vendita di Ibiza. L’azienda stima in un risparmio di oltre 60 milioni di chili di CO2 l’impatto della propria attività sull’ambiente.
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