Il mondo delle coop Agci a congresso Cisilino si ricandida alla presidenza
Un’ottantina di realtà attive in Friuli Venezia Giulia, con più di 3.200 addetti e un fatturato complessivo di 177 milioni

Si celebra oggi a Buttrio il congresso delle coop aderenti ad Agci (Associazione generale cooperative italiane), la terza gamba della galassia cooperativistica in regione, con Lega Coop e Confcooperative. Una realtà che in Friuli Venezia Giulia conta 78 aderenti, oltre 3.200 dipendenti, attività nel mondo del sociale (assistenza agli anziani e scuole), nella logistica, nella pesca, nelle professioni, in particolare architetti e ingegneri e anche uno spin off dell’università di Udine. Presidente uscente e ricandidato (non ci sono altri pretendenti) è il commercialista friulano Adino Cisilino.
“Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. Cisilino, per aprire il 14esimo congresso regionale di Agci, in programma al Del Parco hotel a partire dalle 18, ha deciso di citare lo slogan scelto dalle Nazioni Unite per proclamare il 2025 anno internazionale delle cooperative. Le imprese mutualistiche aderenti alla centrale si ritroveranno per confrontarsi sul tema “Capitale e lavoro nelle stesse mani”.
Assieme a loro un parterre di importanti rappresentanti del mondo professionale, finanziario e politico. Dopo i saluti del coordinatore del congresso Emanuele Cruder e del sindaco di Buttrio Eliano Bassi, il presidente illustrerà la propria relazione programmatica congressuale. «Mutualità e sostenibilità sono e continueranno a essere nel nostro agire quotidiano due facce della stessa medaglia – anticipa i punti salienti del suo pensiero - . Funzione sociale e funzione economica nella cooperazione rimangono correlate. Nell’analisi del fallimento dell’attuale modello di sviluppo, l’accento è posto proprio sulla diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza prodotta, con una concentrazione a vantaggio dei più ricchi e a discapito non solo dei più poveri ma anche dei ceti medi».
Tornando allo stato di salute della cooperazione, Cisilino punta il dito sugli strumenti finanziari, diventati sempre più complessi negli ultimi anni. «Le cooperative sono così costrette ad abbandonare le sovvenzioni tradizionali per rivolgersi a strumenti di finanza innovativa e alternativa al sistema bancario – aggiunge – che richiedono però specifiche competenze che nelle nostre imprese raramente sono presenti».
Su questo tema, appunto, sono chiamati a intervenire la presidente dell’ordine dei commercialisti Micaela Sette, il direttore centrale Audit della Regione Antonio Bravo e il presidente di Finreco Tomaso Fabris. Altri interventi in programma sono quelli dell’assessore regionale Riccardo Riccardi, del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, dell’esperta dell’Agci Marta Angelelli e del presidente nazionale Giovanni Schiavone. Le conclusioni saranno tratte dall’assessore alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier.
«La produzione legislativa di questi ultimi anni che ha interessato la cooperazione ci ha fortemente penalizzati – ha aggiunto il presidente ricandidato Cisilino – dall’abolizione dell’amministratore unico senza tenere conto delle dimensioni dell’impresa, alla modifica dei parametri per la nomina dell’organo di controllo, alla progressiva riduzione della non tassabilità degli utili, infine l’ultimo degli orpelli, perché di questo si tratta: l’obbligo della Pec personale per ogni singolo consigliere di amministrazione. Insomma, di tutto e di più. Per questo celebriamo il nostro congresso con tanti interlocutori in grado di costruire un percorso nel quale fortificare quello che va bene e migliorare quello che non va bene, sempre con la massima onestà e professionalità».
Riproduzione riservata © il Nord Est