Il piano di Hera: in Veneto e Fvg investirà 1 miliardo
L’aggiornamento del piano prevede investimenti quadriennali netti per 4,6 miliardi di euro, in aumento del 46% rispetto al periodo precedente
![Il presidente esecutivo Cristian Fabbri e l’ad Orazio Iacono](https://images.ilnordest.it/view/acePublic/alias/contentid/1gsh1wxb246a71w42yy/0/hera-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
Investimenti per oltre un miliardo di euro tra Veneto e Friuli Venezia Giulia entro il 2028 e dividendi in crescita del 21% rispetto ai livelli attuali. Il gruppo Hera alza l’asticella degli obiettivi con il nuovo piano industriale, con il Nord Est destinato a giocare un ruolo di traino della crescita grazie ad AcegasApsAmga, nata dall’aggregazione delle ex-municipalizzate di Padova, Trieste e Udine opera in quattro settori: servizi ambientali, servizio idrico integrato, distribuzione di gas e di energia elettrica, prevalentemente nei territori di Trieste, Udine, Gorizia e Padova.
Tornando alla capogruppo, l’aggiornamento del piano prevede investimenti quadriennali netti per 4,6 miliardi di euro (in aumento del 46% rispetto al periodo precedente), di cui «oltre un miliardo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia», evidenzia il presidente esecutivo Cristian Fabbri. «In particolare, nei territori serviti dalla controllata AcegasApsAmga gli investimenti previsti superano i 650 milioni di euro, ai quali si sommano i contributi Pnrr».
Di questi investimenti, circa 200 milioni andranno a supportare il servizio idrico integrato, con importanti interventi in ambito acquedottistico ad esempio nell’area triestina, mentre nella zona di Padova i nuovi bioessicatori dell’impianto di Ca’ Nordio favoriranno l’incremento del riuso e il recupero di energia. Sempre a Padova, sarà realizzato anche nuovo impianto innovativo di pretrattamento di carta e plastica per valorizzare il recupero dei rifiuti in ottica di economia circolare.
Inoltre, «un importante contributo alla transizione energetica verrà fornito dai progetti Hydrogen Hub e Smart Grid, che abiliteranno la decarbonizzazione dell’area portuale e metropolitana di Trieste», aggiunge il presidente.
Nell’area nordestina opera anche l’altra controllata EstEnergy, che gestisce oltre un milione di clienti, con gli storici marchi territoriali Amga Energia & Servizi, Ascopiave Energie, Ascotrade e Blue Meta, fornendo energia elettrica, gas naturale, soluzioni per il risparmio energetico, fotovoltaico e mobilità elettrica.
«EstEnergy intende consolidare il trend di investimenti in sportelli, sedi e progetti di marketing territoriale a beneficio di clienti, lavoratori e stakeholder locali, per raggiungere un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro tra il 2025 e il 2028», assicura Fabbri. Dei progressi attesi dal gruppo beenficieranno gli azionisti (soprattutto gli enti locali delle ex-municipalizzate), dato che i dividendi sono attesi in crescita del 21% (fino a 17 centesimi per azione), con rendimento medio di circa il 5%.
Quanto alle strategie, Hera punta sul mantenimento di un portafoglio bilanciato tra attività regolate e a libero mercato. Inoltre viene confermato l’impegno alla riduzione delle emissioni CO2 totali del 37% al 2030 e al Net Zero entro il 2050. La presentazione dei nuovi obiettivi è stata anche l’occasione per un preconsuntivo 2024.
«Per l’anno da poco concluso prevediamo di chiudere con un margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi, un risultato sostenuto da tutti i business in portafoglio e in particolare dalle attività strutturali», sottolinea l’amministratore delegato Orazio Iacono. Il quale segnala che gli investimenti saranno finanziati «da una forte generazione di cassa».
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