Il Polo del gusto (Illy) rileva Rococo Chocolates

Nuova acquisizione in Gran Bretagna per la sub-holding del Gruppo Illy che si aggiudica lo storico brand inglese. Riccardo Illy: «L’obiettivo del Polo è proseguire su un doppio binario: crescita per linee interne ed esterne» con la quotazione in Borsa all’orizzonte

TRIESTE. Il Polo del Gusto fa tris. Dopo Domori e Prestat, la subholding del gruppo illy dedicata a tutti i business extracaffè, porta in casa una terza società di cioccolato, andando così a completare la filiera che va dalla produzione di altissima qualità fino alla commercializzazione.

Si tratta dello storico brand inglese Rococo Chocolates, famoso per l’elegante creatività del suo packaging e la raffinatezza dei suoi cioccolatini: l’accordo è stato siglato il 13 giugno, al termine di un’operazione lampo, costruita nell’arco di poche settimane.

Fondata nel 1983, Rococo ha un volume di vendite su base annua di circa 4 milioni di sterline (poco più di 4 milioni e mezzo di euro) ed è stata messa di recente in uno stato di amministrazione straordinaria, la cosiddetta “pre pack administration”, a causa delle chiusure prolungate e del calo del turismo durante la pandemia, che hanno penalizzato le vendite dei negozi, tutti situati nel centro di Londra.

Questa condizione giuridica consente all’acquirente di selezionare gli asset di interesse da rilevare. Prestat, entrata nel gruppo triestino nel 2019, ma con 120 anni di storia imprenditoriale (è fornitrice della casa reale e detentrice di due Royal Warrant, da Regina Elisabetta e dalla Hm the Queen Mother), ha quindi optato per un’acquisizione che va a rafforzare alcuni punti fondamentali in questa sua fase di sviluppo, rilevando, oltre al marchio, tre dei cinque negozi Rococo, tutti situate in aree della capitale inglese molto centrali, il management e il personale, negli ultimi due casi un asset decisivo per fare la differenza nella fascia più alta del mercato.

«L’acquisizione ci è stata offerta e abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo dato che in Rococo abbiamo visto due aspetti decisivi: da una parte i fondamentali importanti che hanno portato l’azienda sulla soglia della redditività, nonostante il ciclo difficile dello scorso biennio, dall’altro la possibilità di integrazione nel resto del gruppo», racconta Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto. Il quale ricorda il percorso compiuto da Domori, fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni, parte del gruppo illy dal 2006 e specializzata nella produzione di cioccolato super fine.

Riccardo Illy
Riccardo Illy

«Quando l’abbiamo rilevata era una piccola realtà, oggi è un’azienda di riferimento nel settore. Domori produce la materia prima, per cui Rococo può fare leva su questo punto di forza per i propri prodotti finali. L’integrazione con Praestat, invece, riguarda sia la possibilità per i nostri export manager di proporre entrambi i brand, sia la possibilità di fronteggiare la carenza di risorse umane generata dalla Brexit, che ha portato a una vera e propria competizione tra aziende del settore per assicurarsi i migliori specialisti, con continui rilanci sul terreno delle retribuzioni», aggiunge il presidente.

I marchi d’eccellenza nel cioccolato entrati nel portafoglio del Polo del Gusto condividono una produzione di qualità rigorosa, basata sul controllo dell’intera filiera produttiva grazie al contributo di Domori, dalla coltivazione e selezione della materia prima, alla trasformazione del cioccolato sino alla creazione delle ricette e alla distribuzione diretta al cliente.

«Il cioccolato rappresenta in modo esemplare la nostra filosofia, con la qualità che si affianca a uno sviluppo che può contare sulla sinergia di marchi diversi e complementari», aggiunge Illy. Quanto al futuro, l’obiettivo del Polo è proseguire su un doppio binario – crescita per linee interne ed esterne – con la quotazione in Borsa all’orizzonte.

«Abbiamo diverse possibilità - racconta il presidente –. Potremmo quotare la subholding tra pochi anni, dato che già l’esercizio 2022 dovrebbe chiudersi con un fatturato intorno ai 100 milioni, oppure optare con l’Ipo delle singole partecipate. Il marchio di tè Dammann Frères e Domori sono le realtà più avanti nel percorso di sviluppo».

In parallelo prosegue la ricerca di partner finanziari che possano accelerare lo sviluppo del Polo, e a cascata delle società che lo compongono, mentre il gruppo si “allena” a confrontarsi con i mercati finanziari dato che fa parte di Elite, piattaforma di Borsa Italiana creata proprio con questa finalità.

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