Il polo della luce Auralis: in Veneto il centro produttivo più importante

A dirlo è Andrea Citterio, CEO del neonato polo lombardo-veneto della luce con sede Meda (Monza e Brianza), che comprende le aziende Penta, specializzata in collezioni di lampade di design, Castaldi, che propone sistemi tecnico-architetturali per l’indoor e l’outdoor, e Arredoluce, che riedita i lavori di grandi maestri come Gio Ponti e Angelo Lelii

Alessandro Michielli

TREVISO. “Lo stabilimento trevigiano di Ormelle diventerà con ogni probabilità l’impianto produttivo più importante di Auralis”. A dirlo è Andrea Citterio, CEO del neonato polo lombardo-veneto della luce con sede Meda (Monza e Brianza), che comprende le aziende Penta, specializzata in collezioni di lampade di design, Castaldi, che propone sistemi tecnico-architetturali per l’indoor e l’outdoor, e Arredoluce, che riedita i lavori di grandi maestri come Gio Ponti e Angelo Lelii.

Lo stabilimento veneto, avviato dalla controllata Penta nel 2017 e che oggi produce le linee indoor del Gruppo, è situato tra Oderzo e Treviso e copre una superficie di circa 5500 mq. Auralis, dopo un primo investimento di mezzo milione di euro realizzato inizialmente da Penta, nel prossimo biennio investirà un ulteriore milione di euro per l’acquisto di innovativi macchinari e stampi, che permetteranno di rafforzare la produzione e di lanciare la nuova linea di prodotti Castaldi: “Il Veneto rappresenta a livello produttivo un ambito estremamente interessante – afferma Andrea Citterio, CEO di Auralis, che diventerà ufficialmente una holding nei primi mesi del 2022 -. Ad Ormelle verranno fatti ulteriori investimenti su impianti e macchinari per andare a rafforzare la struttura produttiva. Concentreremo nel trevigiano tutta la produzione dell’indoor tecnico, una parte dell’indoor decorativo e tutta la parte custom. Penta ha infatti una divisione bespoke, dedicata alla produzione su misura. In futuro abbiamo intenzione di ampliare la struttura in termini di mq: lo vogliamo fare perché il Veneto rappresenta un distretto di fornitori fondamentale, uno dei più importanti in Italia per quanto riguarda il comparto lighting. Quindi il nostro piano di espansione non deve essere visto solo come un investimento diretto, ma tiene conto del contributo che questo distretto può dare al nostro progetto”.

Non a caso, la prossima acquisizione del polo riguarderà una start up veneta specializzata nell’IOT, in particolare nello sviluppo di sistemi di smart building e smart city: “In questi anni siamo cresciuti molto per linee interne, ma anche per linee esterne. Avendo lavorato per undici anni in banche d’affari, sono portato a fare acquisizioni. Le aziende, però, devono essere in linea con la visione di Auralis, è fondamentale, per questo stiamo facendo scouting in Italia e all’estero, con un occhio di riguardo sul Triveneto come dimostra la potenziale prossima acquisizione nella zona”.

Auralis, controllato in larga maggioranza da Citterio, vede come socio di minoranza Walter Camarda. Il polo chiuderà il 2021 con un fatturato di circa 20 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere un risultato consolidato pari a 40 milioni nel 2024: “Tra i nostri obiettivi c’è anche la quotazione in Borsa nel segmento Aim – conclude Andrea Citterio -. Facciamo parte del programma Elite di Borsa Italiana, è sempre stato un mio sogno e vogliamo raggiungere questo obiettivo”.

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