Il polo delle scarpe di lusso, l’hotel Cipriani e gli occhiali Thélios: ecco l’impero di Arnault in Veneto

Quello tra Lvmh e il Veneto è un legame profondo. Il colosso francese, oltre al Fondaco dei Tedeschi a Venezia, conta nella regione numerose attività: dall’hôtellerie alla manifattura di lusso

Roberta Paolini
L’atelier di Louis Vuitton a Fiesso d’Artico di proprietà di Lvmh
L’atelier di Louis Vuitton a Fiesso d’Artico di proprietà di Lvmh

Se l’Italia è considerata da Bernard Arnault, presidente e ceo del colosso francese Lvmh, una seconda casa (ha 18 mila dipendenti), il Veneto e Venezia rappresentano il suo “giardino delle meraviglie”.

Il gruppo, che ha costruito un impero del lusso a livello mondiale, ha da tempo scelto questa regione come base strategica per consolidare la propria presenza, investendo in ospitalità, manifattura e cultura. Un legame solido e profondo, quello tra Lvmh e il Veneto, che si nutre di storia, artigianalità e un’eccellenza senza tempo.

In questa luce la vicenda della chiusura del Fondaco dei Tedeschi si presta ad alcune considerazioni. La prima, il Fondaco è il solo punto vendita italiano di Dfs, il gruppo di travel retail di cui il colosso francese ha una quota di maggioranza. Solo un’altra capitale europea ha un modello di negozio di quel tipo: Parigi. Tutto il resto della rete si trova in Asia, dove per altro ha sede Dfs.

La seconda, il tipo di turismo che, seppur per breve tempo, ha alimentato il giro d’affari del bellissimo palazzo accanto a Rialto di proprietà della holding Regia di Sabrina Benetton, nel post Covid non si è ricostituito.

Venezia, inoltre, già gode, come le grandi capitali mondiali, della visibilità di tutti i brand globali, con i loro punti vendita diretti. Infine la crisi del lusso, è un momento difficile per un settore che ha tirato senza sosta per oltre un decennio. Il calo è visibile su tutti i conti economici dei principali gruppi mondiali del settore.

La chiusura del Fondaco che avverrà nella seconda metà del 2025 rischia di lasciare a casa 226 dipendenti, dopo aver incamerato perdite, secondo alcuni fonti stampa, per 100 milioni di euro.

Ma il legame della famiglia Arnault e di Lvmh incarnato da questa vicenda, che purtroppo rischia di terminare con un fondo amaro, resta saldo e pervasivo. A Venezia Lvmh possiede forse uno dei luoghi più suggestivi e iconici, l’Hotel Cipriani, situato sull’isola della Giudecca, il gruppo lo ha acquistato nel 2018, quando ha rilevato gli hotel Belmond, staccando un assegno da 2, 6 miliardi di dollari.

Arnauld avrebbe voluto un altro luogo simbolo del lusso veneziano: il Bauer. Tanto che nel giugno del 2024 ha fatto un’offerta proprio per rilevare lo storico hotel che si affaccia sul Canal Grande.

Nel Veneto, la vera anima di Lvmh si rivela attraverso il suo impegno nella manifattura di alta qualità. A Fiesso d’Artico, lungo la storica Riviera del Brenta, sorge la Manufacture de Souliers Louis Vuitton, un hub di eccellenza inaugurato nel 2009.

Questa struttura all’avanguardia, che combina tradizione artigianale e innovazione tecnologica, impiega circa 400 artigiani specializzati, suddivisi in quattro laboratori: Alma per le scarpe da donna eleganti, Speedy per le sneaker, Nomade per i mocassini e Taiga per le calzature maschili classiche e gli accessori in pelle.

Sempre lungo la Riviera del Brenta, Lvmh ha acquisito nel 2001 Rossimoda, azienda storica fondata a Vigonza (Padova) nel 1947. Rossimoda è specializzata nella produzione di calzature di lusso per diverse Maison del gruppo, tra cui Céline e Givenchy, e ospita il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi, un luogo di grande fascino che custodisce oltre 1.500 modelli di scarpe femminili di alta moda.

Mentre a Fossò c’è la Manifattura Dior, inaugurata nel 2015 per la produzione di calzature femminili di alta gamma. Nel 2022, è stato aperto un nuovo stabilimento nello stesso comune, dedicato alla realizzazione di calzature maschili e sneaker.

Nel 2018 infine Lvmh ha collaborato con Marcolin, azienda veneta specializzata in occhialeria, per la creazione a Longarone di Thélios, una joint venture dedicata alla produzione di occhiali di lusso. Nel dicembre 2021, Lvmh ha acquisito il controllo totale di Thélios, consolidando la sua presenza nel settore dell’occhialeria.

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