Il Veneto piange la scomparsa di Maria Ramonda, ecco i messaggi

La mitica fondatrice dell'impero commerciale del tessile ricordata con affetto da molti clienti, collaboratori e conoscenti. Per tutti la sua gentilezza è stata la chiave del successo
ALTE CECCATO. Centinaia di messaggi e post di condoglienze ma soprattutto ricordi per Maria Ramonda, la fondatrice dell’azienda commerciale “Sorelle Ramonda”, scomparsa a 94 anni dopo una vita di duro lavoro per creare dal nulla un “impero” che, come asserito da molti lettori, ha fatto della gentilezza e professionalità l’arma con cui battere la crisi.
 
Sorelle Ramonda: addio a Maria Ramonda, la storica fondatrice dell'impero commerciale
La redazione
 
Una figura mitica per chi, sin da bambino, con la famiglia arrivava nei negozi “Sorelle Ramonda” per comprare di tutto: dagli scampoli agli abiti per le grandi occasioni che hanno accompagnato ognuno nella vita.
 
Un concetto bene espresso da Betti Zuanon: “Buon viaggio signora Maria”, scrive a commento della notizia sulle pagine social del nostro sito, “la porterò sempre nel mio cuore quando mi sono sposata sono stata da lei per procurarmi il tessuto per farmi fare il vestito lei mi ha regalato i guanti augurandomi tanta felicità”.
 
O Patrizia Manoanello: “Me la ricordo bambina quando la mia mamma andava a prendere le stoffe per tutta la famiglia . Mi dispiace molto , un pezzo di storia che se ne va”.
 
Elena Gello: “Mi ricordo di lei quando da Verona partivamo tutta la famiglia per andare dalle sorelle Ramonda e mio padre voleva semore farsi fare il conto da lei per la sua gentilezza”.
 
E proprio la gentilezza era la firma che ora porta molti a ricordarla con nostalgia, come Cinzia Marcomin: “L’ho conosciuta 40 anni fa, mio marito ed io cercavamo sempre lei alle casse, sempre sorridente e disponibile”.
 
Anche la sua passione per il lavoro e la capacità di “vedere oltre” vengono riconosciute da molti lettori e lettrici come Elena Bronzato: “Una vera signora, simpatica e sempre sorridente, condoglianze alla famiglia. Grande lavoratrice e imprenditrice persone come lei e la sua famiglia che hanno dato lavoro a tante famiglie”.
 
Gabriele Zanon: “Io ricordo che quando andavi a pagare, lei aveva l’abitudine di toccare la stoffa dei capi pregiati e di stringerla tra le dita e conclamare con garbo la bellezza e la qualità e ne apprezzavi la sincerità, poi un caldo saluto e i soldi che finivano nelle enormi tasche del grembiule azzurro”.
 
Qualità riconosciute anche dai suoi collaboratori come Renzo Carpenè: “Persona dalle grandi visioni, con una intelligenza emozionale unica, sempre pronta ad accogliere le novità che il mondo della moda offriva. Ho avuto l’onore di conoscerla e poter collaborare con lei. Grazie della saggezza che ci impartiva con esempi”.
 
Roberto Ghirelli: "Un pezzo importante dell’imprenditoria che ha fatto grande il Veneto se ne va ed è sempre un gran dispiacere”.
 
Un’avventura iniziata alla “veneta”, con una piccola attività ad Alte Ceccato, come ricorda Anna Maria Piva: “Mi ricordo molto bene delle sorelle Ramonda e del loro primo negozio ad Alte Ceccato. Poi nel nuovo negozio sempre a Alte dove ho preso gran parte della biancheria per il corredo e tanta ne uso ancora,sono passati 47 anni. Sono tessuti buoni e di qualità!”.
 
Attività che ha attratto sempre più persone, come annota Valentina Natale: “Le conosco pure io che abito a Torino, perché ho tutti i parenti da parte di mia mamma a Jesolo e una cugina che ha lavorato da loro fino all'anno scorso, quando si veniva in vacanza si andava a comprare da loro”. Ma anche attività che ha fatto del suo marchio di gentilezza e qualità l’arma per superare ogni crisi come fa notare Samanta Zelasco: “Grande negozio! L’unico nella mia zona ad aver resistito alla crisi”. E così anche Rossano Vecchiato: “Una persona gentile e affabile, molto determinata la ricordo ancora dopo molti anni da giovane rappresentante di commercio”.
 
Ma la parte dei ricordi è quella che accomuna tanti lettori come Laura Masconale: “Alle “Ramonda “ con i miei al bancone degli scampoli dove trovavi sempre personale affabile ,gentile e professionale, dove si potevano provare mille e mille vestiti, cappotti, bluse senza commesse alle calcagna. E alla cassa dove la Sig. Maria si ricordava di tutti i suoi clienti e se ti faceva anche un piccolo sconto... tu andavi a casa felice con la tua sportona rossa”. E con lei anche Nicoletta Boscolo: "Una parte della mia vita (comunione cresima matrimoni cambi di stagione con cappotti) si andava con la macchina che non tutti avevano ai miei tempi. Si partiva da Venezia e si arrivava si comprava e poi alla cassa c'era lei che ti scontava i capi”.
 
Se ne va una donna che ha lavorato sodo, sempre, senza mai perdere di vista il futuro ma senza mai dimenticarsi le proprie origini, cosa che le ha permesso di riuscire sempre a mantenere con i clienti un legame speciale come dice Alberto Dall’Osto: “Grandissima donna, soprattutto non ha mai scordato da dove veniva e quanto ha lavorato per arrivare dov’è arrivata”.

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