Illycaffè, approdo in borsa nel medio termine. Non è detto sarà a Piazza Affari

Lo ha detto Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio

Riccardo Illy
Riccardo Illy

CERNOBBIO. Quotazione in borsa per le aziende Illy? «La illycaffè prevede questo percorso nei prossimi anni. Nel Polo del Gusto anche, però in tempi molto più lunghì».

Così Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, a chi gli chiedeva della possibilità di quotare il celebre marchio del caffè, controllato dall'omonima famiglia.

Un'ipotesi, quella della quotazione, che è allo studio, quindi, anche per gli altri marchi del gruppo: «Parliamo di 9-10 anni per alcune delle aziende più grandi, come la francese Dammann Freres, che ha già fatto 37 milioni di fatturato l'altro anno, oppure Domori che ne ha fatti 26 milioni e quest'anno dovrebbe andare oltre i 30 milioni. Quindi in una decina d'anni dovrebbero arrivare almeno a un centinaio di milioni di euro di fatturato e, allora, sarebbero quotabili. Altrimenti stiamo valutando di quotare proprio il Polo del Gust», ha aggiunto.

I tempi per un'eventuale Ipo di illycaffè sarebbero «a medio termine», mentre non sarebbe ancora stato deciso se realizzare il collocamento a Milano o su un'altra piazza finanziaria: «Anche questo non è definito».

Il Polo del Gusto è la subholding, costituita nel 2019, in cui il gruppo Illy ha conferito i brand Dammann, Domori, Mastrojanni, Agrimontana e Bonetti.

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