Illycaffè punta al raddoppio in Usa e spinge sulla Cina. Il semestre chiude a 265 milioni

Il Gruppo triestino mette a segno un +21% nei ricavi e accelera nella redditività. L’ad Cristina Scocchia: «Un ancoraggio solido per affrontare un anno che prevediamo complesso e sfidante»

Cristina Scocchia, Ad di Illycaffè
Cristina Scocchia, Ad di Illycaffè

TRIESTE. Un incremento dl 21% dei ricavi nel primo semestre, a 265 milioni di euro, per Illycaffè che certifica «l’efficacia delle strategie che abbiamo definito nel piano industriale». Un piano che ha già messo a segno alcuni obiettivi, come una forte crescita nel mercato Usa, «per il quale puntiamo al raddoppio», e in Cina, dove l’asticella viene posizionata ancora più in alto. Ne parla Cristina Scocchia, Ad del gruppo triestino, che vede nei conti della semestrale «un solido ancoraggio» per affrontare un futuro prossimo «complesso e sfidante»

Il mercato Usa vi ha dato grandi soddisfazioni. Il trend del semestre segna +34%, qual è il prossimo obiettivo?

«Le nostre ambizioni, da realizzare nell’arco di attuazione del piano industriale 2022/26, è fare degli Usa il nostro secondo mercato domestico, quindi con un raddoppio del fatturato che, lo scorso anno, è stato di 82 milioni di euro e che dovrà raggiungere quindi i 150/160 milioni. Un obiettivo che riteniamo raggiungibile crescendo in maniera bilanciata su tutti i canali, rafforzando l’Horeca, aumentando la nostra presenza nella grande distribuzione premium e anche grazie alla collaborazione con Amazon».

Che cosa vi rende vincenti nel Usa?

«Abbiamo un marchio iconico che rappresenta il bello del made in Italy. Il brand Illy è appetibile per il consumatore Usa che ama l’Italia e la qualità. Stiamo lavorando sulla pianificazione perché ci consenta di aumentare presenza e visibilità in un mercato caratterizzato da una concorrenza agguerrita».

Un altro Paese che sale a doppia cifra è la Cina, anche qui l’obiettivo qual è?

«Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati raggiunti nonostante la Cina abbia visto un ritorno delle restrizioni dovute alla pandemia. La crescita è stata del +16% trainata dall’online e dimostra che abbiamo saputo conquistare un numero sempre maggiore di consumatori cinesi. Qui l’obiettivo è ancora più ambizioso, puntiamo aduna crescita esponenziale che porti a triplicare il fatturato, sempre nell’arco del piano, valutando forme diverse di presenza, anche fisica, in un mercato così importante».

Italia, Europa, Usa, Asia... e poi?

«In un periodo come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da incertezza e volatilità, ritengo sia importante essere chiari nelle scelte strategiche. Per cui puntiamo a rafforzare la presenza in Italia in cui siamo leader nel segmento qualità, raddoppiare negli Usa, triplicare in Cina e poi, con una logica sequenziale, accelerare in Europa, penso a Spagna, Francia, Germania, Uk, mercati in cui abbiamo la possibilità di rendere il nostro brand ancora più visibile alle famiglie di potenziali Illy lovers».

Venendo ai canali, l’andamento?

«Quel che ci ha dato grande soddisfazione in questa semestrale è che abbiamo raggiunto una crescita importante e bilanciata: non un solo mercato o un solo canale ma in tutti i mercati e in tutti i canali i canali».

Materie prime, logistica energia: fattori che hanno in comune un forte incremento dei costi. Che impatto stanno avendo?

«I costi stanno aumentando in modo notevole, e non solo per noi. La materia prima caffè è passata dai 110 dollari alla libbra ai 200, fino a raggiungere i 260 dollari a febbraio; un container costava 2.700 euro un anno fa, oggi ha raggiunto i 10 mila dollari, e si fatica a trovarli. Il contesto pesa e deprime i margini, Da qui la decisione di focalizzarci su scelte strategiche per spingere su una crescita in grado di controbilanciare l’incremento dei costi»

Le sedie Rechair di Kartell realizzate con le capsule riciclate del caffè di Illy
Le sedie Rechair di Kartell realizzate con le capsule riciclate del caffè di Illy

La corsa dell’inflazione preoccupa?

«Certamente perché può deprimere la consumer confidence e una flessione del potere d’acquisto delle famiglie può penalizzare aziende che hanno un posizionamento premium. Il contesto ci fa pensare ad un secondo semestre più difficile del primo, ma i risultati che abbiamo realizzato sono un ancoraggio solido per affrontare i prossimi mesi che saranno più complessi e sfidanti».

Al Salone del Mobile Illycaffè è stata presente anche in un’altra veste, mi riferisco alla collaborazione con Kartell, che ha presentato una sedia realizzata con le capsule riciclate di caffè Iperespresso Illy.

«È stata una bella collaborazione di due brand iconici che vivono la sostenibilità come qualcosa di vero e autentico. Diciamo che è stato l'inizio di un progetto nuovo per entrambi». 

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