Imballi fa trent’anni e rilancia con nuova sede e magazzino da 55 milioni

Compie 30 anni la Imballi, tra i leader italiani nel mondo nella cartotecnica e packaging di alta qualità. E per festeggiare mette in programma un nuovo magazzino verticale, completamente automatizzato, operativo entro il 2025. Solo di qualche anno fa è l'insediamento produttivo 4.0 a Castelfranco con più di 75 mila metri quadrati di verde e un impianto da mille kW di pannelli fotovoltaici. L'investimento complessivo è di 55 milioni di euro.
Nasce nel 1994 tra Treviso e Padova la realtà di riferimento in Italia ed Europa, che realizza packaging, in ogni formato di carta e cartone, e mantiene internamente tutti i processi produttivi: dallo studio dell’idea al prototipo, dalla stampa allo stoccaggio dei prodotti per i clienti, fino allo smaltimento degli scarti per il riciclo.
All'inizio si chiama Inballi (nel primo marchio c’è una “n”), come acronimo di Industria Ballan Livio. Ben presto la trasformazione in “Imballi”, realtà che oggi, guidata dal figlio Marco, presidente, ha raggiunto numeri importanti: oltre 150 dipendenti e un fatturato 2023 di 46 milioni.
Il fondatore Livio Ballan, dopo aver lavorato come programmatore in un’azienda grafica e cartotecnica della zona, prima da dipendente e poi da responsabile, nei primi anni Ottanta decide di mettersi in proprio. Rileva insieme ad alcuni amici-soci la stessa azienda in cui lavorava. «I nostri clienti sono soprattutto nel Nord Italia, poi al Sud e in Austria e Francia, dove hanno sede le società multinazionali - spiegano Marco Ballan, presidente di Imballi, con Giovanni Galletti, direttore amministrativo e finanziario -. I nostri numeri sono legati all’andamento delle imprese, il 2024 si è aperto lento come l’economia italiana, ma intravediamo un po’ di ripresa. Negli ultimi mesi abbiamo assunto nuovo personale e puntiamo a crescere ancora durante l’anno».
Rapidità decisionale, velocità di produzione e tempestività nella consegna sono i punti di forza di Imballi. «Vogliamo testimoniare come si possa fare impresa salvaguardando l’ambiente e guardando al benessere delle persone – spiega Livio Ballan -. Ci hanno definiti il “pronto soccorso della cartotecnica” perché sappiamo garantire richieste a strettissimo giro. E questo, grazie all’innovazione tecnologica su cui abbiamo sempre investito».
Un altro driver di crescita di Imballi è la sostenibilità che si declina nel rispetto dell’ambientee con il recupero degli sfridi di carta e cartone. All’interno dello stesso processo produttivo, il vapore delle macchine viene recuperato per riscaldare l’azienda.
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