Imprese, frenano i fallimenti e migliora il saldo tra iscritte e cessate. Trend più lento a Nordest

Diffusi i dati di Uniocamere sulla natimortalità delle aziende italiane nel 1° trimestre. In Veneto e Fvg il tasso di crescita è peggiore di quello nazionale

UDINE. A livello nazionale se pure il saldo rimane negativo, a fine marzo la differenza tra nuove iscrizioni di imprese e cessazioni, "mette a segno il risultato migliore degli ultimi 5 anni".

A dirlo è Unioncamere che ha reso noti i dati relativi ai primi tre mesi dell'anno.

A livello nazionale il tessuto imprenditoriale si è ridotto di -12.681 unità, ma la flessione "è comune a tutti i trimestri di inizio anno, tradizionalmente caratterizzati da un bilancio necativo a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell'anno precedente.

Nel primo trimestre 2016 non vi sono eccezioni e, secondo Unioncamere, "questa flessione è minore rispetto al passato".

Inoltre tra gennaio e marzo sono diminuite del 5,4% le nuove aperture di procedure fallimentari (3.396 in totale).

Sempre i dati nazionali parlano di stabilità nelle iscrizioni, +114.660, e una sensibile riduzione nelle chisure scese a 127.341, "il valore più contenuto degli ultimi 15 anni".

Il tasso di crescita nazionale si attesta dunque a -0,21, contro il -0,31 dello stesso periodo dell'anno precedente, con uno stock di imprese al 31 marzo 2016 pari a 6 milioni 38 mila 891.

In Veneto nel periodo si sono iscritte 9 mila 103 imprese a fronte di 10 mila 966 cessazioni, con un saldo di -18.63 unità e un stock al 31 marzo di 487 mila 594 unità. Il passo di crescita è di -0,38, peggiore quindi della media nazionale, ma migliore rispetto al -0,48 del primo trimestre 2015.

In Friuli Venezia Giulia le iscrizioni sono state 1.749 contro le 2 mila 472 cessazioni, -723 è la differenza, che corrisponde ad un tasso di crescita di -0,69, peggio del -0,66 dello scorso anno. Lo stock è di 103.870 imprese al 31 marzo.

Peggiore il trend dell'artigianato, che pare soffrire di più della media delle imprese con un trend di crescita negativo per -0,86 in Friuli Venezia Giulia e di -0.75 in Veneto.

Trend che, però, è milgiore di quello nazionale dove si è registrata una media di -0,92 (era -1,05 nel 2015).

Riproduzione riservata © il Nord Est