In Premek il turno di notte lo fanno le macchine

La svolta digitale dell’azienda pordenonese attiva nella meccanica di precisione. Marco Camuccio: «Grazie agli investimenti il fatturato è in crescita a +32%»

La sede di Premek a Pordenone
La sede di Premek a Pordenone

PORDENONE. Investimenti in digitalizzazione e industria 4.0 motore della crescita di Premek Hi Tech, azienda con sede a Pordenone, fondata nel 1978 e specializzata nella produzione di componenti meccanici di alta precisione, 400 clienti distribuiti in 18 paesi, operante nei settori automotive e veicoli industriali, industria medicale, energetica, idraulica, pneumatica, aerospaziale e difesa, che ha attivato il primo turno notturno non presidiato.

Le macchine, in sostanza, lavorano da sole con la sola presenza di un addetto alla sorveglianza.

«Nel 2018, l’anno del nostro 40 anniversario - spiega Marco Camuccio, direttore commerciale di Premek Hi Tech - abbiamo completato la rivoluzione digitale dei nostri reparti attraverso un sistema software gestionale che permette di avere informazioni in tempo reale sullo stato di ogni singola produzione attiva nei nostri reparti, con importanti benefici in termini di efficienza, qualità e velocità di risposta al cliente. L’anno successivo è segnato dalla nostra selezione e premiazione come uno dei fari manifatturieri del Friuli Venezia Giulia per il monitoraggio di processo (process monitoring), grazie a tutti gli investimenti e implementazioni fatti in ambito industria 4.0. Il 2020 è stato segnato dal Covid ma in questo periodo difficile per tutti, siamo riusciti comunque a chiudere un anno molto positivo, grazie agli investimenti in automazione e digitalizzazione fatti in precedenza e grazie alla nostra diversificazione di settore. Infatti, anche durante la pandemia la nostra azienda ha continuato a lavorare per settori critici e fondamentali come quello medicale/farmaceutico. Quest’anno con la chiusura del primo semestre siamo a +32% rispetto al primo semestre 2020 e a +13% rispetto al primo semestre 2019».

La stima è di chiudere l’anno con un trend in linea a quello del semestre «grazie alla forte accelerazione del mercato in tutti i settori in cui siamo attivi portandoci a registrare crescite a 2 cifre».

Rispetto agli investimenti lo sforzo più importante è stato quello della completa digitalizzazione dei reparti produttivi, che ha richiesto 3 anni e 3,5 milioni di euro, e che rende possibile oggi a Premek di attivare un turno di lavoro notturno non presidiato.

«Di notte - spiega Camuccio - la nostra fabbrica lavora in modo totalmente automatizzato con la necessità solamente della presenza di un addetto alla sorveglianza che possa intervenire caso di emergenza, affiancato da un monitoraggio dell’operatività da remoto».

Sono 15 i macchinari al lavoro «e pensiamo di far entrare in funzione anche altre macchine multitasking, dotandole di un’isola robotizzata che consenta il prelievo automatico del materiale».

Premek ha accelerato anche sul fronte delle scelte sostenibili.

«Abbiamo bandito il gas dalla produzione e la plastica dai distributori e delle aree ristoro. L’impianto fotovoltaico da 250 kW che abbiamo installato ci permette ormai da anni di produrre circa il 40% dell’energia che utilizziamo - conclude Camuccio - . Inoltre, riusciamo a ridurre al massimo gli sprechi energetici, ottimizzando i flussi di lavoro dei macchinari attraverso algoritmi di machine learning. La sostenibilità è prima di tutto una scelta culturale, un investimento importante e condiviso a tutti i livelli dell’azienda».

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