In Veneto la gigafactory di batterie al litio

Avrà sede a Sant’Angelo di Piove di Sacco, nel Padovano, la prima gigafactory di batterie al litio del Paese. Ad annunciarlo, ieri mattina nella Sala Egizia del Caffè Pedrocchi di Padova, l’ad della quotata padovana Energy e Jinpeng “Geoffrey” Song, vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies, la prima realtà al mondo per la produzione di accumulatori di batterie al litio. Le due aziende sono socie, tramite una controllata olandese di Pylon Tech, della startup innovativa Pylon LiFeEU Srl di cui Pylon Techonolgies possiede il 70% delle quote e Energy il 30%.
Il business
La neonata azienda mira a diventare protagonista sul mercato dei sistemi di accumulo in tutta Europa, un mercato che, nel 2022, valeva il 40% dei circa 5,7 miliardi di dollari fatturati nel mondo dalla multinazionale cinese.
La startup, frutto della joint-venture tra Energy e Pylon Tech avrà sede presso lo stabilimento di Energy a Sant’Angelo di Piove di Sacco nel Padovano e proprio in quel sito sarà avviata, entro la fine del 2023, la produzione di batterie LFP (litio-ferro-fosfato) cobalt-free, necessarie allo stoccaggio di energia prodotta da fonti di energia rinnovabili, in particolare da pannelli fotovoltaici per il settore civile, industriale e commerciale.
In questa prima fase, la capacità produttiva dello stabilimento (5000 mq di proprietà di Energy) arriverà a circa 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 Megawattora (MWh annui) di capacità di accumulo.
L’investimento
Ma l’obiettivo è quello di duplicare la superficie produttiva con un nuovo impianto, adiacente a quello in fase di realizzazione, per ulteriori 11 mila metri quadri, portando le potenzialità del sito ad un multiplo di quelle previste attualmente.
Un investimento da 10 milioni di euro che aprirà la strada alla localizzazione nell’area europea di un impianto strategico per i sistemi di accumulo (non solo quindi le celle al litio ma tutto il sistema hardwere e software necessario) e che vedrà rafforzata la collaborazione operativa e tecnologica tra la quotata padovana e il colosso cinese.
«Questo primo risultato è il frutto di una percorso di lungo termine in cui anche valori umani condivisi hanno giocato un ruolo fondamentale» ha spiegato Davide Tinazzi, Ad di Energy. «Una collaborazione che ci ha permesso di essere all’avanguardia in Europa e che contiamo ci permetterà di rimanere un passo avanti ai nostri competitor anche in futuro».
Le tecnologie
Il progetto vede la condivisione di tecnologie e attività di ricerca ma anche il coinvolgimento del mondo universitario sia dal lato scientifico-tecnologico sia da quello delle risorse umane. «È un passo importante per Pylon Technologies avviare una produzione localizzata, in quanto i nostri partner, soprattutto in Europa, sono desiderosi di avere una catena di fornitura più sicura e stabile» ha aggiunto il vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies.
«Abbiamo scelto il Veneto come luogo di partenza, cui siamo legati sia dalle conoscenze scientifiche di lunga data fin dai tempi di Galileo che dall’amicizia con Energy, e crediamo in un brillante futuro dell’industria delle energie rinnovabili nell’UE, che faccia leva su conoscenze globali e su risorse locali».
Proprio sul tema delle risorse anche umane l’Ad di Energy si sente di fare un appello: «Siamo convinti che nel prossimo futuro avremo la possibilità di ampliare in maniera significativa le nostre posizioni» ha annunciamo Tinazzi «ci auguriamo quindi di vedere molti potenziali collaboratori farsi avanti per trovare uno spaio nel nostro gruppo di lavoro».
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