In volo, elettrico, per decongestionare il traffico: nasce Urban Blue partecipata da Save, Aeroporti di Roma, Aeroporto di Bologna e Aeroports de la Cote d’Azur
La società si occuperà di studiare, progettare, costruire e gestire i “vertiporti” per permettere agli e-Vtol, velivoli a decollo verticale, di collegare gli aeroporti con i centri abitati. L’avvio delle operazioni a Venezia, Roma e Nizza è in programma per il 2024
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VENEZIA. Si chiama Urban Blue ed è un progetto di mobilità sostenibile che prevede la costituzione di una società partecipata da Aeroporti di Roma, Aeroporto di Venezia, Aeroports de la Cote d’Azur e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna per lo sviluppo delle infrastrutture di mobilità aerea urbana a livello internazionale.
La società, che sarà aperta a nuovi partner industriali, tecnologici e finanziari per la progressiva espansione dell’UAM (Urban Air Mobility) in diverse area geografiche, oltre che inizialmente in Italia e Francia, si occuperà di studiare, progettare, costruire e gestire le infrastrutture – anche conosciute come vertiporti – indispensabili per permettere ai velivoli elettrici a decollo verticale (e-VTOL) di collegare gli aeroporti con i centri abitati e favorire la mobilità intra-city, favorendo il decongestionamento del traffico nei centri urbani.
La UAM rappresenta una delle forme di mobilità innovativa e sostenibile più promettenti per i prossimi anni. Il potenziale del settore è in forte crescita, con un valore di mercato per l’Europa stimabile in oltre 4,0 miliardi di euro al 2030 . La crescente accettazione pubblica di tale tecnologia, i progressi tecnologici ed i cambiamenti di regolamentazione in corso stanno accrescendo sempre più l’interesse degli investitori nel settore.
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Urban Blue intende quindi posizionarsi come leader facendo leva su alcuni elementi distintivi: unico player attivo nel segmento con profonde competenze integrate di masterplanning e gestione di infrastrutture per aviazione commerciale, generale ed elicotteri; forte esperienza specifica nella UAM maturata negli ultimi due anni nell’ambito delle principali taskforce italiane ed europee, contribuendo attivamente nel disegno della regolamentazione del settore e nella definizione del business model di riferimento; portafoglio di progetti vertiportuali ad elevato potenziale di sviluppo già identificato nelle specifiche geografie di riferimento; relazione consolidata con costruttori e operatori e-VTOL leader a livello globale; ampio network di relazioni di settore ed industriali per un roll-out a livello internazionale.
La società conterà sulla partnership industriale attivata nel 2020 con Volocopter, prima società al mondo a sviluppare ed operare velivoli e-VTOL per il trasporto di passeggeri e merci all'interno delle aree urbane.
EDF Invest, azionista di Aeroports de la Cote d’Azur, supporterà Urban Blue quale player di riferimento internazionale nel segmento della mobilità innovativa e sostenibile.
Il network iniziale di vertiporti includerà le aree di riferimento dei partners fondatori e potrà essere ampliato su altre geografie di interesse; in particolare a Roma, Nizza e Venezia l’avvio delle operazioni è ad oggi pianificato entro il 2024.
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Queste città prospettano infatti un elevato potenziale di mercato già all’avvio quali destinazioni di interesse mondiale, oltre a presentare elementi particolarmente adatti ai primi sviluppi di questa forma di mobilità, come ad esempio condizioni meteo favorevoli (che incrementano l’operabilità dei velivoli eVTOL) e geomorfologie pianeggianti o costiere.
In una prima fase, Urban Blue realizzerà studi di fattibilità tecnico-economici e masterplan, in coordinamento con tutti gli attori del nuovo ecosistema, propedeutici alla fase autorizzativa e alla successiva realizzazione e gestione dei vertiporti.
«Lo sviluppo dell’Urban Air Mobility – ha dichiarato Marco Troncone, Amministratore delegato di Aeroporti di Roma – rientra nella nostra strategia di forte accelerazione su innovazione e sostenibilità, e valorizza le nostre competenze di sviluppo e gestione infrastrutturale. Stiamo lavorando in sinergia con tutti gli stakeholder di riferimento e i partner industriali per progettare le strutture a terra nell’ambito dell’ecosistema complessivo, puntando all’avvio operativo di questo servizio con una timeline sfidante ma possibile, per permettere a Roma di essere tra le prime città in Europa ad attivare questo genere di collegamenti, già nel 2024, prima dell’inizio del Giubileo».
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«Il progetto di sviluppo dell’Urban Air Mobility rientra nel nostro impegno a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2030, contenuto nella roadmap consegnata a ACI Europe (Airports Council International) la cui assemblea generale, in corso a Ginevra oggi e domani, pone al centro del dibattito il percorso di sostenibilità e innovazione degli aeroporti – aggiunge Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo SAVE –. L’obiettivo è di dotare l’aeroporto di Venezia entro il 2024 di un vertiporto per veicoli elettrici a decollo verticale, che favoriranno la decongestione dell’area in cui incide il Marco Polo ad elevato traffico automobilistico».
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