Italcementi investe a Nordest e riattiva l’impianto trentino di Sarche

Lo stabilimento, che dal 2015 opera come centro di macinazione, riprenderà da gennaio la produzione a ciclo completo. Stanziamento di 5 milioni di euro

La redazione
Lo stabilimento Italcementi di Sarche
Lo stabilimento Italcementi di Sarche

TRENTOItalcementi, gruppo specializzato in materiali da costruzione con una capacità produttiva

di oltre 60 milioni di tonnellate di cemento annue che ne fanno il quinto produttore di cemento a livello mondiale, torna a investire in Italia, riattivando la linea di cottura dell'impianto di Sarche di Madruzzo, in provincia di Trento.

Lo stabilimento, che dal 2015 opera come centro di macinazione, riprenderà da gennaio 2022 la produzione a ciclo completo di cemento grazie a un investimento di quasi 5 milioni di euro. Sarà così incrementata l'attuale capacità produttiva per rispondere alle opportunità del mercato italiano del Nordest.

I lavori per la riattivazione della linea di cottura dureranno fino a fine anno. Nel frattempo, sarà avviata una campagna di assunzioni per completare l'organico al livello necessario per un impianto a ciclo completo: in autunno saranno aperte le selezioni per un totale di 30 persone, dando priorità ai giovani del territorio.

Centro di macinazione di Italcementi
Centro di macinazione di Italcementi

«Da parte di Italcementi e del gruppo HeidelbergCement si tratta di una scelta di grande fiducia nelle potenzialità del mercato italiano», ha detto Agostino Rizzo, direttore tecnico di Italcementi, sottolineando che l'impianto di Sarche di Madruzzo «avrà una potenzialità produttiva di circa 250.000 tonnellate di cemento all'anno, mettendo a disposizione dei nostri clienti dell'area del Nord-Est un prodotto di qualità, realizzato da maestranze locali con materie prime del territorio».

In linea con la politica di sviluppo sostenibile di Italcementi, grande attenzione sarà data agli aspetti ambientali e paesaggistici. La cementeria è dotata delle tecnologie necessarie a garantire performance ambientali di alto livello. 

«È un segnale positivo che potrà avere ricadute importanti per il territorio» è il comento di Roland Caramelle, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti, sindacalisti di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil del Trentino.

Il nuovo investimento «sarà significativo sul piano dell'innovazione e del rispetto ambientale. Questo ci fa  immaginare che Italcementi punti con consapevolezza al futuro», concludono i sindacalisti.

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