Joint venture tra le venete We.Do Holding e Infinityhub per progetti di riqualificazione energetica
Obiettivo dell’accordo è quello di realizzare progetti di sostenibilità in settori come la Gdo, l’hotellerie, le strutture sanitarie private, il real estate. Avrà durata quinquennale e produrrà introiti per We.Do Holding e per Infinityhub pari a circa 200 milioni di euro
We.Do Holding, gruppo padovano attivo nel settore dell'arredo design d’alta gamma, e Infinityhub, energy social company con sede a Venezia, hanno siglato una joint venture con l’obiettivo di realizzare insieme progetti di efficientamento energetico e riqualificazione immobiliare.
Le due aziende coopereranno per accelerare la riqualificazione energetica di infrastrutture e immobili, con l’implementazione di tecnologie avanzate per il risparmio energetico e per la produzione da fonti rinnovabili.
Le iniziative si concentreranno su settori chiave come quello socio-sanitario privato, la grande distribuzione organizzata (Gdo), l’hotellerie, il real estate oltre ad hub multifunzionali e sportivi.
We.Do Holding, gruppo formato da 11 aziende del settore dell’arredo e del contract, sta lavorando per fornire alla clientela, accanto all’arredo di design e alla realizzazione chiavi in mano di edifici e immobili, anche servizi e utenze, in particolare quelle energetiche.
L'accordo avrà durata quinquennale e produrrà introiti stimati per il Gruppo We.Do Holding e per Infinityhub pari a circa 200 milioni di euro.
La cooperazione tra le due realtà si basa su un modello di business del tutto nuovo, messo a punto dalla società veneziana: si tratta di un approccio partecipativo che, attraverso l’apertura del capitale sociale, consente a investitori, imprese e comunità di diventare co-proprietari nei progetti di riqualificazione energetica.
Si parte dalla costituzione di una joint venture con l’individuazione della tipologia degli interventi; si passa allo studio di fattibilità e all’elaborazione di un business plan; viene poi costituita una NewCo sul progetto specifico; vengono coinvolti privati, investitori professionali, imprese e altri stakeholders attraverso il crowdfunding per coprire il 20% del finanziamento; si raccoglie il restante 80% attraverso finanziamenti bancari garantiti da Sace, Mediocredito Centrale o fondi di investimento; si passa, infine, alla ingegnerizzazione e alla realizzazione del progetto.
La NewCo, composta da diversi partecipanti (l’azienda che ha bisogno di migliorare l’efficienza energetica, i fornitori dei servizi tecnici, gli investitori) resta proprietaria degli asset e dal quinto anno distribuisce i dividendi ai soci. Il suo punto di forza è permettere all’azienda di ottenere miglioramenti energetici senza doversi indebitare.
In questo scenario We.Do Holding contribuirà ai nuovi progetti come investitore, come finanziatore nel breve termine, come fornitore di opere e di arredi. Il ruolo di Infinityhub, anche società di ingegneria, sarà quello di supervisore tecnico e finanziario dell’intero progetto – che viene realizzato “chiavi in mano” da We.Do Holding – e di coordinatore delle opere in qualità di general contractor e, in seguito, del monitoraggio e della manutenzione delle tecnologie.
L’azienda che utilizzerà l’energia pagherà l’utilizzo degli asset, pur non di sua proprietà, attraverso una formula di noleggio operativo, con riscatto finale.
«La joint venture che abbiamo siglato con Infinityhub ci permetterà di sviluppare nell’arco di 5 anni progetti importanti in sintonia con la mission del nostro gruppo - dichiara Andrea Olivi, presidente di We.Do Holding -. L’accordo risulta, infatti, funzionale al nuovo indirizzo imprenditoriale del Gruppo We.Do e alle strategie competitive dello stesso, volte ad integrare il tradizionale processo produttivo e distributivo nel settore del mobile, nel senso che il Gruppo intende realizzare gli immobili dove gli arredi stessi devono essere collocati, assicurare i servizi per la loro gestione ed infine garantire ai propri clienti fonti energetiche rinnovabili».
«Ma oltre agli obiettivi di profitto – prosegue Olivi -, il progetto integra lo scopo di We.Do di generare, con le proprie attività, un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. E infatti, la sostenibilità è oggi parte integrante del nostro modello di business».
«Siamo convinti che la finanza dedicata, anche attraverso l’esplorazione sia di strumenti fintech, come il crowdfunding, sia di strumenti avanzati come anche la cartolarizzazione, possa rappresentare un’opportunità strategica internazionale – dice dal canto suo Massimiliano Braghin, presidente di Infinityhub -. Crediamo fortemente nelle alleanze con grandi realtà come We.Do, dove l’allocazione delle risorse finanziarie è finalizzata a opere di riqualificazione in grado di migliorare la collaborazione e creare esperienze comuni di valore e di valori. Da qui, nasce la visione di uno sviluppo industriale congiunto, che non solo apre nuove strade al capitale e alla finanza, ma genera anche opere ad alta empatia ed esempi tangibili di cooperazione con l’obiettivo comune di risanare il nostro pianeta terra».
Tra i progetti portati avanti da Infinityhub c’è Ycon@, che riguarda la riqualificazione energetica degli immobili delle storiche Officine ICO Olivetti di Ivrea; YHotel Lido di Venezia, che ha visto la riqualificazione energetica dell’Hotel Villa Mabapa, storica struttura del Lido di Venezia; WEY Dolce Emilia-Romagna, con l’installazione di impianti fotovoltaici, pompe di calore e altre tecnologie per ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort degli ospiti della Cooperativa Sociale Società Dolce di Bologna.
Tra i progetti portati avanti da Infinityhub c’è Ycon@, che riguarda la riqualificazione energetica degli immobili delle storiche Officine ICO Olivetti di Ivrea; YHotel Lido di Venezia, che ha visto la riqualificazione energetica dell’Hotel Villa Mabapa, storica struttura del Lido di Venezia; WEY Dolce Emilia-Romagna, con l’installazione di impianti fotovoltaici, pompe di calore e altre tecnologie per ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort degli ospiti della Cooperativa Sociale Società Dolce di Bologna.
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