Jukebox, abiti e oggetti vintage, il second hand fa volare Mercatino: ricavi a 70 milioni e nuove aperture nel 2022

Nata nel 1995, l’azienda veronese continua a crescere: ha chiuso il 2021 con un +6,7% sul 2020 e quest’anno progetta di aprire 25 nuovi punti vendita in Italia e una decina all’estero. Attività che si accompagnano a una spiccata sensibilità per la sostenibilità ambientale, tradotta recentemente in una partnership con la startup milanese Up2you che ha portato alla piantumazione di centinaia di alberi  

Maura Delle Case

VERONA. Oggi i temi del riuso, dell’economia circolare, della sostenibilità sono diventati patrimonio comune, imposti all’attenzione del grande pubblico dalle agende della politica internazionale, ma fino a qualche anno fa erano in pochi ad occuparsene attivamente, anche tra le file delle imprese. Un caso che emerge per distacco è quello di Mercatino srl, azienda veronese che del riuso, da 25 anni, ha fatto il suo business. Un giro d’affari che nel 2021 le è valso 70 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente, realizzato in 186 negozi in franchising distribuiti in tutta Italia ai quali si aggiunge un punto vendita ormai storico a Ibiza. Un unicum all’estero destinato ad esser solo ancora per poco: nel 2022 infatti l’azienda ha in programma di crescere all’estero, aprendo – soprattutto in Spagna – una decina di nuovi punti vendita ai quali se ne aggiungeranno nuovi 25 anche in Italia. I primi 4 a Padova, Catania, Martina Franca e Monza

A dar gambe a questo piccolo impero del riuso c’è Sebastiano Marinaccio, imprenditore e manager torinese con un passato nel settore bancario e finanziario e con una spiccata sensibilità per i temi della responsabilità sociale e ambientale dei quali Mercatino si nutre. 

Sebastiano Marinaccio, presidente di Mercatino Srl
Sebastiano Marinaccio, presidente di Mercatino Srl

Il second hand in sé non ha nulla di rivoluzionario. E’ anzi prassi radicata nella nostra società che da sempre vede passare da una generazione all’altra abiti (usati dal fratello maggiore a quello minore), ma anche utensili, gioielli di famiglia, mobili e chi più ne ha più ne metta. Un flusso che in qualche misura il consumismo sfrenato ha interrotto e che realtà come Mercatino contribuiscono a far scorrere ancora. Nel caso dell’azienda di Verona, con volumi importanti. Basti pensare che dal 1995 a oggi sono ben 55,3 i milioni di oggetti recuperati per 11,4 milioni di metri cubi, l’equivalente di 1.266 grattacieli di 15 piani oppure di 148 mila camion che, messi uno in fila all’altro, coprono 2.280 chilometri, la distanza che separa Palermo da Bruxelles.

Numeri impressionanti realizzati un oggetto dopo l’altro, grazie all’idea di Marinaccio ma anche al contributo dato dalle migliaia di persone che hanno deciso di non buttare i propri oggetti ma di dar loro una seconda chance e ricavarne anche qualcosa per la propria economia famigliare.

Quali oggetti? Di tutto un po’. Dagli abiti ai jukebox, dai quadri ai piatti, dai libri alla tecnologia, dagli strumenti musicali ai mobili, con un’attenzione sempre più sviluppata verso tutto ciò che è vintage e che spesso ha valori tutt’altro che trascurabili. Al sapore tutto particolare dell’immergersi tra oggetti che trasudano storia, fosse anche solo quella di un interno familiare, si unisce la motivazione, sempre più forte, di un gesto che fa bene all’ambiente. Un gesto che, ripetuto migliaia di volte, ha consentito a Mercatino di raggiungere traguardi importanti. 

Una ricerca di Ecoinnovazione sulla riduzione dell’impatto ambientale e i benefici del riuso ha rilevato che grazie a ciò che vende Mercatino, in un anno, si evitano emissioni in atmosfera di 45 mila tonnellate di gas serra che equivalgono ad emissioni assorbite di quasi 250 mila alberi in 5 anni e occupano una superficie pari a più di 800 campi da calcio.

Alberi che – per inciso – Mercatino si è anche impegnata a piantare in partnership con Up2you, innovativa impresa milanese a vocazione sociale fondata dagli ingegneri aerospaziali Andrea Zuanetti, Alessandro Broglia e Lorenzo Vendemini che aiuta le imprese ad perseguire l’obiettivo della carbon neutrality. Nel caso di Mercatino, piantando alberi. Un’attività avviata a giugno 2021 in Sardegna, dove l’essenza scelta è stata quella  dell’ulivo, che proseguirà quest’anno prima in Piemonte, a Novara e Rivoli, quindi in Veneto entro la fine dell’anno.

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