Kering Eyewear dei record, nel primo trimestre del 2023 ricavi al +44% a 433 milioni

Ha superato nei risultati del primo trimestre i valori di Bottega Veneta, maison che appartiene allo stesso gruppo, che ha chiuso a 395 milioni. E ha segnato il miglior risultato in termini di crescita tendenziale di tutto il gruppo Kering
Roberta Paolini
Roberto Vedovotto, presidente e ceo di Kering Eyewear
Roberto Vedovotto, presidente e ceo di Kering Eyewear

Il primo trimestre certifica la nuova fase di sviluppo di Kering Eyewear e proietta la società dell’eyewear guidata da Roberto Vedovotto del gigante del lusso francese ben oltre il miliardo di ricavi. Il fatturato di Kering Eyewear nei primi tre mesi del 2023 sono stati, infatti, pari a 433 milioni di euro, in aumento dell'11% su base comparabile (vale a dire a parità di perimetro e di cambi), +44% reported, trainati dal forte slancio dei marchi in portafoglio. Superando nei risultati del primo trimestre i valori di Bottega Veneta, maison che appartiene allo stesso gruppo, che ha chiuso a 395 milioni. E segnando il miglior risultato in termini di crescita dell’intero gruppo Kering.

Nel 2022 il gruppo con base a Padova ha anche chiuso importanti acquisizioni e nel primo trimestre dell’anno si possono vedere i risultati del consolidamento. I ricavi in termini reali sono infatti, come detto, aumentati del 44%, grazie al forte contributo di Maui Jim, consolidato nel bilancio dal 1° ottobre 2022.

Nel primo trimestre del 2023, Kering Eyewear ha annunciato un nuovo passo sulla strada della sua crescita acquisendo il 100% del capitale dell'azienda francese Unt, Usinage & Nouvelles Technologies, rafforzando il suo posizionamento nel settore dell'occhialeria di lusso. Fondata nel 1989 a Morbier, nell'est della Francia, Unt è un'azienda specializzata nella produzione di componenti metalliche e meccaniche di precisione per l'intero settore dell'occhialeria di alta gamma. Insieme all'acquisizione nel 2017 di Manufacture Kering Eyewear - precedentemente Manufacture Cartier Lunettes - e alla partecipazione in Trenti Industria Occhiali nel 2019 questa operazione ha rappresentano una ulteriore importante tappa nella strategia di sviluppo industriale di Kering Eyewear.

Duplaix il cfo del gruppo Kering Jean-Marc Duplaix ha sottolineato nella call a commento dei risultati del primo trimestre l’importante crescita messa a segno dalla divisione eyewear.

Kering Eyewear già nel 2022 aveva compiuto un passaggio fondamentale della sua breve storia entrando in una nuova fase della sua crescita. La divisione eyewear del gigante del lusso francese Kering (proprietario tra gli altri di Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent) nel 2022 ha consolidato la sua leadership nelle montature di lusso, confermandosi al secondo posto al mondo nel settore occhialeria.

Nel 2022 i ricavi hanno sorpassato il miliardo per raggiungere quota 1,115 miliardi di euro, con una crescita del 58% a tassi correnti (nel 2021 i ricavi sono ammontati a 706 milioni di euro). Quando in Villa Zaguri il golden boy dell’occhiale italiano Vedovotto fondò con i suoi fedelissimi questa azienda i ricavi del primo anno (siamo nel 2015) segnavano quota 10 milioni.

Il reddito operativo di Kering Eyewear nel 2022 è stato di 203 milioni di euro, 2,5 volte superiore al livello del 2021. E il fatto che sia solo wholesale e non retail significa anche che Kering Eyewear genera a valle almeno 2,5/3 volte i ricavi che produce. In questi anni importanti sono state le acquisizioni portate a termine. Da Lindberg, il marchio danese super lusso comprato nel 2021 e consolidato appieno dal 2022, a Maui Jim, gli occhiali iconici dall’anima hawaiana, venduti in più di 100 paesi nel mondo e che ha sviluppato e brevettato la rivoluzionaria tecnologia delle lenti PolarizedPlus2.

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