La Asem a “stelle e strisce” progetta il raddoppio della sede e punta a 130 milioni di fatturato
L’azienda di Artegna, attiva nel settore dell’automazione industriale, ha chiuso il bilancio al 30 settembre con 50,5 milioni di fatturato, in aumento del 25% sull’anno precedente

ARTEGNA. Il bilancio 2020 lo ha archiviato in forte crescita Asem, del +25% rispetto all’anno fiscale precedente, che per l’azienda di Artegna, attiva nel settore dell’automazione industriale si è chiuso al 30 settembre in parallelo a quello di Rockwell Automation, il gruppo americano da 7 miliardi di dollari che l’ha acquisita ormai un anno e mezzo fa. Il valore della produzione nell’esercizio 2020/2021 è balzato a 50,5 milioni rispetto ai 37,5 del precedente e la previsione da qui ai prossimi anni e di una crescita esponenziale, fino a 130 milioni di euro, complice l’ampliamento del sito produttivo che l’azienda si avvia a mettere in cantiere.
A svelarne i progetti è Greg Nicoloso, manager americano di origini friulane, già al vertice di Eurotech Usa e dallo scorso marzo Ad di Asem.

«Puntiamo a portare il fatturato a 130 milioni entro il 2024 – fa sapere – grazie a una maggior apertura ai mercati esteri e al lavoro intercompany con Rockwell. Nei prossimi due anni la quota export, che oggi è pari al 20%, aumenterà progressivamente fino ad arrivare al 50%, con gli Stati Uniti che faranno la parte del leone».
Progetti a parte, l’azienda oggi sta facendo i conti con l’aumento esponenziale dei prezzi di alcuni componenti. «Come i ceramici, che in genere compriamo a 0,40 dollari e che oggi si trovano a 15 – spiega Nicoloso –. Il risultato? Ci sono macchine che rispetto al 1 gennaio 2021 ci costano il 30% in più. Il rischio di abbattere la marginalità – alta in Asem, dove l’Ebitda tocca il 25% – è concreta ed è qui che dobbiamo essere bravi perché paradossalmente la congiuntura per noi è delle più favorevoli».

Grazie al suo knowhow, alle sue competenze tecnologiche e in particolare alla sua agilità e flessibilità l’azienda sta infatti ricevendo molti ordini di clienti “in fuga” dai competitor. «Molti di quelli che si appoggiavano alla concorrenza stanno venendo da noi - continua Nicoloso - perché i big del settore hanno allungato a dismisura i tempi di consegna, passando dalle normali 2-4 settimane a 22-24, mentre noi da 12 giorni siamo arrivati a 2, massimo 4 settimane».
Una grande opportunità secondo l’Ad: «Dobbiamo però essere bravi a non affossare la marginalità e affrontare il momento in modo chirurgico».
Nei 6 mesi trascorsi dal suo arrivo, l’Ad ha assunto personale, 40 unità da inizio anno portando il totale di quelle a libro paga di Asem a 240, ha avviato la ristrutturazione dell’immobile che ospita la produzione, situato a poca distanza dall’headquarter, dove ha pure installato una nuova Smt e automatizzato il magazzino.

Ma gli investimenti sono appena iniziati. «Ne abbiamo in programma per diversi milioni» fa sapere ancora annunciando il prossimo ampliamento (vicino al raddoppio) dello stabilimento di Artegna, che prenderà il via entro la metà dell’anno prossimo.
E’ invece pronta ad aprire la nuova sede di Bologna, che si affiancherà a quelle di Milano e Verona, tutte dedicate allo sviluppo, aperte in città dov’è forte e maturo il rapporto con l’Università che garantisce ad Asem forze nuove da innestare in azienda, quelle che è sempre più difficile trovare.
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