La bresaola della Valtellina si “mangia” il prosciutto crudo

Rigamonti stringe su Kipre: pronto a rilevare l’80% del gruppo che controlla i marchi Principe di San Daniele e King’s

La redazione
In un'immagine d'archivio la stagionatura del prosciutto di San Daniele
In un'immagine d'archivio la stagionatura del prosciutto di San Daniele

SAN DANIELE. La bresaola della Valtellina è pronta a “mangiarsi” il prosciutto crudo. Si potrebbe sintetizzare così l’operazione, pare ormai giunta alle battute finali, di cui il Messaggero Veneto aveva già dato notizia in ottobre, avviata da Rigamonti, noto salumificio della Valtellina controllato dalla sudamericana Jbs, nei confronti di Kipre, gruppo Wrm.

Secondo quanto riportato da Milano finanza, la trattativa punta sull’80% di Kipre e in particolare sui due marchi dell’azienda regionale, Principe di San Daniele e King’s. Ma ad attrarre Rigamonti, che con Kipre aveva già siglato un accordo qualche mese fa, sono le attività esterne, con un focus particolare sul mercato americano.

Un’acquisizione per crescere, dunque, e soprattutto all’estero. Ciò non toglie che nel “pacchetto” non possano entrare anche gli asset immobiliari. Nello specifico Rigamonti è interessato ad uno dei due stabilimento di San Daniele (quello di maggiori dimensioni) e agli altri tre situati a Parma, mentre a Kipre dovrebbe restare il secondo sito produttivo friulano, oggi non attivo, e quello di Trieste che - sempre secondo indiscrezioni - dovrebbe essere oggetto di un processo di riconversione.

Nel luglio 2020 con un investimento di circa 40 milioni di euro, Wrm group aveva consentito a Kipre di uscire dalla crisi in cui era precipitato, e a ottobre dello stesso anno, dopo l’omologa del concordato, ha acquisito il 100 per cento del gruppo attraverso il fondo Athena capital.

Il bilancio 2020 di Kipre Holding Spa ha visto una crescita del fatturato a 83,8 milioni di euro, un margine lordo negativo di oltre 30 milioni di euro e un utile consolidato pari a 38,4 milioni di euro grazie a un risultato straordinario di 71 milioni realizzato a seguito degli accordi di ristrutturazione. Accordi che hanno visto il Gruppo Wrm accelerare, di quasi due mesi, i tempi previsti inizialmente per il pagamento ai creditori finanziari: anziché attendere il 30 giugno, come da piano, ceti bancari e creditori commerciali si sono visti corrispondere rispettivamente 22 milioni e 5 milioni di euro. Entro il 31 dicembre, è previsto il pagamento a saldo di 10 milioni.

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