La Cooperativa di Cortina si rifà il look per le Olimpiadi

Una vera e propria istituzione per la Perla delle Dolomiti, quest’anno festeggia i 130 anni

Stefano Vietina

C’è tutto un mondo dentro la Cooperativa di Cortina che quest'anno festeggia i 130 anni di vita e sposa, al suo interno, la storia, la tradizione e l'attualità della Perla delle Dolomiti. Rinnovandosi, anno dopo anno, reparto dopo reparto.

La Cooperativa di Cortina è una delle più antiche istituzioni della conca ampezzana, fondata nel 1893, con un luminoso futuro davanti, come assicura Emanuela De Zanna, direttrice dal 2008, che ricorda come quest'anno, ad esempio, sia stato rinnovato il reparto abbigliamento. «Con una ristrutturazione che rende gli ambienti sempre più accoglienti e capaci di contenere un assortimento completo per donna, uomo e bambino, ma soprattutto per lo sport, destinato ad essere per Cortina elemento cardine in vista delle Olimpiadi 2026».

Attualmente la Cooperativa dà lavoro a 180 addetti, che diventano 220 in alta stagione, con un bilancio che a fine 2022 presentava ricavi per 28,9 milioni di euro. E si compone di dodici reparti: Profumeria, Casalinghi, Mondo del regalo/Souvenir, Cartoleria/Libreria, Alimentari, Ferramenta e Tecnologia, Abbigliamento dalla moda allo sport, Stoffe e merceria, Giocattoli, Intimo, Calzature, Sport (attrezzatura), con otto capi reparto, di cui due donne.

Poi vi sono i negozi esterni, i monomarca Salewa, Cmp, Morotto, l'outlet Stock House, il Discount Eurospin e un negozio Centro Casa, questi ultimi due a Pian da Lago. «Realtà acquistate nel tempo - spiega la direttrice - perché la Cooperativa deve per statuto reinvestire gli utili sul territorio e lo fa anche attraverso l'apertura di nuove attività commerciali che da un lato arricchiscono Cortina e, dall'altro, danno lavoro a sempre più persone, nell'ottica della funzione sociale della nostra azienda».

La Cooperativa di Cortina fu la prima cooperativa di consumo dell'intero Sudtirolo. Venne fondata nel 1893 come risulta dal libro delle nuove ditte della Camera di Commercio di Bolzano, dove venne registrata con il nome di “Consumverein Ampezzo”.

Un dato che la dice lunga sull'intraprendenza del paese, che allora contava circa 3 mila abitanti e faceva parte dell'Impero austro-ungarico. Le sue vicende sono intrecciate all'evoluzione sociale, economica e turistica della conca. All'inizio fu un semplice magazzino, in località Pontechiesa, un locale aperto solo poche ore alla settimana e con un solo dipendente.

Vi si poteva acquistare grano, granoturco, farina, stoffe e in un secondo tempo sale, olio, petrolio, cuoio e ferramenta. E fin dal primo statuto le finalità sociali della Cooperativa furono chiarissime. L'attività doveva essere rivolta a favore dei soci, alle loro famiglie, agli artigiani, ai contadini, procurando loro vantaggi.

«Sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo raggiunto - sottolinea il presidente Paolo Ghezze - e del ruolo che la Cooperativa svolge a favore del territorio. Abbiamo tanti progetti in cantiere e speriamo di poterli realizzare rapidamente così da essere sempre al passo con i tempi, come avvenuto in questi 130 anni. La cooperativa è un'istituzione storica, ma gestita come i tempi di oggi richiedono

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