La firma di Cimolai sulla Torre Piloti al Porto di Genova

La pordenonese Cimolai ha completato ieri le operazioni di sollevamento della copertura finale della nuova Torre Piloti del Porto di Genova. La struttura quadrata, di 28 metri per lato e pesante 150 tonnellate, è stata posizionata attraverso delicate procedure di sollevamento in cima alla nuova Torre, a 65 metri di altezza, utilizzando un'imponente gru di 650 tonnellate.
Le manovre sono state seguite dalla banchina, tra gli altri, dall'architetto Renzo Piano, che ha disegnato l'opera, dal commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale Massimo Seno, dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e dal sindaco di Genova, Marco Bucci.
La nuova Torre sarà operativa a inizio 2025: quella precedente era stata irrimediabilmente danneggiata dall'impatto di una motonave che a maggio 2013 causò nove vittime. La copertura finale è stata posta al di sopra della cabina di controllo, struttura dotata di ampie finestrature su lati Sud, Est e Ovest, che permetterà di controllare a vista l'ingresso del porto da Levante e il canale verso Sampierdarena.
La sala di controllo della cabina si potrà raggiungere mediante una coppia di ascensori collocati all'interno del corpo della Torre. Oltre il cappello di copertura è stata eretta anche un'antenna che toccherà quota 95 metri sul livello del mare. Cimolai ha realizzato nei propri stabilimenti in Friuli Venezia Giulia tutte le strutture di carpenteria metallica della nuova Torre che sono state poi trasportate a Genova per l'assemblaggio conclusivo.
L’intero lavoro, oltre alla Torre, vede Cimolai impegnata nella realizzazione anche della Palazzina Servizi che ospiterà i vicini uffici, gli alloggi e le sale operative del corpo piloti, oltre che nella realizzazione del fabbricato destinato a locale tecnico, collocato letteralmente ai piedi della Torre. Insieme alla ditta Icam – genovese – saranno infine completate le opere marittime a protezione dei nuovi fabbricati, con la realizzazione delle banchine marittime poste a presidio contro potenziali urti di natanti.
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