La luce che arreda è il business di L&S che archivia il ’21 con un fatturato di oltre 100 milioni
Ricavi a +22% per l’azienda leader nei sistemi d’illuminazione. L’Ad Barteselli: «Pronti a crescere anche con acquisizioni». Andrea Ottaviano, Ceo di Clessidra: «Con i risultati dello scorso anno L&S ha raggiunto una prima importante tappa e premia la capacità e competenza di Clessidra nell’operare a fianco del management nella creazione di valore d’impresa»

PORDENONE. La crescita, dinamica, di L&S sta dentro la rivoluzione silenziosa del mondo della luce. Non solo, funzionale e indispensabile in case, uffici, negozi, fabbriche, ma elemento di arredo ed elemento “dentro” l’arredo. L&S, nata nel ’77 a Brugnera, nel cuore del distretto del Mobile, ha fatto delle soluzioni e dei sistemi di illuminazione incorporati il proprio business, ha visto e guidato questa trasformazione - accelerata dall’avvento del Led - diventando un’azienda leader nel settore. «Il gruppo chiude il ’21 con un fatturato sopra i 100 milioni di euro - racconta l’Ad Pietro Barteselli -, contro gli 82 milioni nel 2020, +22%, e i 79 milioni nel 2019. L’80% dei ricavi arriva dai mercati esteri, e pianifichiamo il ’22 con una crescita ancora a due cifre». Dal ’19 controllato da Clessidra Private Equity Sgr Spa «il gruppo L&S, con il risultato dello scorso anno - dichiara Andrea Ottaviano, Ceo di Clessidra - ha raggiunto una prima importante tappa e premia la capacità e competenza di Clessidra nell’operare a fianco del management nella creazione di valore d’impresa».

Chi è L&S?
«Siamo un Gruppo con sede a Brugnera che conta 4 società – risponde Barteselli – : oltre a quella italiana, ce n’è una in Germania, una in Cina, a Shanghai, e una negli Usa, ad Atlanta, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di illuminazione integrata che trovano, come applicazione, le più diverse categorie del mondo dell’arredo. Abbiamo 460 addetti, di cui 150 a Brugnera».
Siete in Cina per produrrea basso costo?
«No. Noi lavoriamo con tutti i grandi player del mondo del mobile e in tutti i mercati che serviamo con i nostri stabilimenti presenti nelle diverse aree. Il sito cinese non è una fabbrica di produzione per le altre società del gruppo ma realizza produzioni dedicate a clienti locali. Ed è, questo sì, anche un hub per alcuni acquisti. La nostra visione è local for local».

Fate ricerca?
«Tre dei 4 siti hanno un proprio dipartimento di ricerca e sviluppo, ricerca applicativa e scouting di tecnologia e applicabilità al mercato con due orientamenti: co-progettazione e co-design e progettazione di soluzioni originali, sia per design che per tecnologia, che è poi ciò che ha sostenuto molto la crescita degli ultimi due anni in cui abbiamo spinto la ricerca di soluzioni originali per dare maggior valore aggiunto ai nostri clienti».
Luce ovvero illuminazione...
«E non solo, siamo in grado di progettare soluzioni con tecnologia Uv utile ad abbattere la carica batterica o virale con progetti ad hoc. E lavoriamo anche con clienti che realizzano applicazioni di tipo industriale per ascensori e scale mobili dove la luce è sempre più presente per illuminare, per garantire benessere o semplicemente per emozionare».

I vostri sistemi luce si trovano dove?
«Credo che negli ultimi dieci anni non ci sia una casa in cui un nostro prodotto non sia presente, all’interno della cappa della cucina piuttosto che di un armadio o in un mobile per il bagno. Così come siamo molto presenti nei retailers di lusso, negli uffici ecc. Diciamo che siamo dentro un trend non reversibile che è quello dell’integrazione della luce».
Pensate alla quotazione? Quali piani per il futuro?
«La quotazione non è all’orizzonte. Puntiamo a crescere ancora, anche per linee esterne, guardando ad aree geografiche, canali e prodotti».
Materie prime, supply chain, energia e ora il conflitto a Est. Ricadute?
«Sul fronte energia due dei nostri tre siti, in Italia e in Germania, hanno iniziato un percorso Esg e hanno una capacità di generazione fotovoltaica che li rende indipendenti. Le tensioni sulle materie prime si sono fatte sentire e abbiamo lavorato in un’ottica di mitigazione facendo scala. Ci attendiamo ancora tensioni sulle materie prime, ma ci siamo attrezzati potenziando le strutture produttive, allargando la nostra base di fornitura e ampliato le strutture di stoccaggio».

Investimenti?
«Continuiamo ad aggiornare il nostro parco macchine e attrezzature per produrre e assembleare localmente e investiamo nei centri di ricerca per continuare ad essere all’avanguardia».
Luciano Iannuzzi, Operating Managing Director di Clessidra e consigliere di amministrazione di L&S, aggiunge: «A poco più di due anni dall’investimento in L&S siamo molto soddisfatti dei risultati e del percorso della società, che confermano l’ottimo posizionamento competitivo, una presenza geografica globale e diversificata, con solide relazioni con clienti di primario standing nel settore dell’arredamento, industria e retail con soluzioni illuminotecniche uniche e innovative. Sotto la guida del ceo Pietro Barteselli abbiamo costruito una forte squadra manageriale che ha gestito con successo questa fase delicata. Queste caratteristiche peculiari e il traguardo di fatturato raggiunto nel 2021 confermano il progetto di espansione e lo sviluppo continuo del Gruppo anche attraverso opportunità di crescita per linee esterne».
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