La Nims del Gruppo Lavazza apre nuova sede a Padova e raddoppia la forza vendita

Dal 2017 fa parte del Gruppo Lavazza, col quale collabora dal 1994. Fatturato previsto di 110 milioni di euro, i clienti sono oltre un milione

Alessandro Cesarato

Storia, tradizione, rapporto umano e qualità del prodotto e del servizio. Queste le parole chiave di Nims, azienda padovana del Gruppo Lavazza specializzata nella distribuzione e vendita diretta del caffè in capsula e di macchine. Nata nel 1979 da un’intuizione dell’imprenditore Gianni Germani, la Nims nel 1994 ha iniziato a collaborare con Lavazza che l’ha poi acquisita nel 2017.

In via della Navigazione interna da poco sono terminati i lavori di ristrutturazione della storica sede che è diventata il polo Lavazza nel Nordest e sede veneta del Training center.

Nims ha un fatturato previsto di 110 milioni di euro (sono stati 108 milioni nel 2021), conta oltre un milione di clienti, 140 dipendenti e 150 uffici commerciali su tutto il territorio nazionale. L’intervento di riqualificazione generale della sede – un investimento da circa due milioni euro – ha comportato un ammodernamento degli interni e dell’organizzazione degli spazi per innalzare standard ergonomici e funzionali.

«Una sintesi di funzionalità e design», spiega l’amministratore delegato Flavio Ferretti, «con un approccio integrato della progettazione che garantisce ora ergonomia della postazione di lavoro abbinata a un livello di comfort acustico, climatizzazione e costante ricambio d’aria. Abbiamo dotato la sede di un sistema di illuminazione a led che consente una riduzione dei consumi per illuminazione sino al 70%. Oltre l’80% degli spazi interni è ora costituito da luminosi open space con aree meeting dotate delle di tecnologie di connessione che favoriscono il lavoro in digitale».

Nims, che ha una penetrazione del mercato del 3% e che ha avuto una crescita record nel 2020 e 2021, conta nel giro di 5 anni di consolidare il fatturato sui 150-180 milioni di euro. La base di partenza sono gli oltre tremila incaricati alla vendita, i personal shopper del caffè, che l’azienda punta almeno a raddoppiare con una campagna di reclutamento in tutta Italia.

«In un momento così particolare, dove regna l’incertezza», afferma Ferretti, «siamo onorati di potere offrire l’opportunità di entrare nel nostro gruppo, realtà solida e proiettata al futuro. Siamo inoltre convinti che la professione del personal shopper del caffè possa dare una rinnovata e moderna immagine al consulente, nuovo appeal ad un professionista preparato e competente, ambasciatore dell’azienda e consulente per il consumatore».

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