La padovana Carel investe 2,6 milioni nel piano sostenibilità
Già dallo sbarco in Borsa nel 2018 l’azienda ha iniziato a lavorare a una mappatura dei possibili interventi in ambito Esg, un percorso poi proseguito con la definizione di traguardi sempre più stringenti. Il nuovo piano riflette il contributo che l’azienda intende apportare alla traiettoria di sviluppo sostenibile globale, attraverso un percorso di azioni concrete
PADOVA. Un elenco di obiettivi ambiziosi da centrare che è qualcosa in più del bilancio di sostenibilità – che ha già conosciuto una certa diffusione in Italia - perché va a integrarsi nel piano industriale dell’azienda dimostrando come le questioni Esg (quelle riguardanti l’ambiente, l’inclusione sociale e le buone regole di governo aziendale) siano sempre più centrali anche per il business. E’ il senso del piano di sostenibilità al 2024 approvato ieri dal cda di Carel, azienda di Brugine (Padova) che è tra i principali operatori mondiali nelle soluzioni di controllo per il settore del condizionamento dell’aria e per quello della refrigerazione.
Soluzioni che vengono poi utilizzate all’interno delle unità finali come i banchi frigo che si trovano nei supermercati, le unità di trattamento dell’aria nei building commerciali o le pompe di calore ad alta efficienza anche nel settore domestico.
«Facciamo il bilancio di sostenibilità da tre anni, mentre con questa iniziativa scegliamo di fare un passo ulteriore indicando gli obiettivi da raggiungere nel tempo. Abbiamo fissato l’asticella in alto perché riteniamo di avere la struttura e l’organizzazione per dare un contributo importante a sfide cruciali per il futuro della collettività» racconta Francesco Nalini, amministratore delegato della società.
«I sistemi di raffreddamento – aggiunge - hanno un’incidenza importante sui consumi energetici complessivi, per cui sentiamo una responsabilità sociale nel lavoro che svogliamo».
Già dallo sbarco in Borsa nel 2018 l’azienda ha iniziato a lavorare a una mappatura dei possibili interventi in ambito Esg, un percorso poi proseguito con la definizione di traguardi sempre più stringenti. Il nuovo piano riflette il contributo che l’azienda intende apportare alla traiettoria di sviluppo sostenibile globale, attraverso un percorso di azioni concrete.
Nel documento vengono definite aree di impegno intorno alle quale si incentreranno gli sforzi in direzione della sostenibilità: strategia sostenibile e governance, politiche ambientali, innovazione e tecnologia, people, comunicazione e sviluppo sostenibile delle Comunità locali. Quindi ciascuna macrocategoria è segmentata ulteriormente con le iniziative da realizzare e i traguardi da raggiungere, per un totale di 55 obiettivi di sostenibilità (di cui 22 sociali, 22 ambientali e 11 di Governance), a loro volta articolati in 68 target specifici.
«Si tratta di un documento articolato, frutto del lavoro compiuto in primo luogo da Carlotta Rossi Luciani, consigliera esecutiva dell’azienda, con delega per le tematiche Es» aggiunge Nalini. Nello sforzo per centrare gli obiettivi prefissati saranno coinvolte 13 direzioni aziendali, per un impegno economico che supera i 2,6 milioni di euro. «Si tratta di un investimento in linea con la nostra filosofia aziendale di mettere la sostenibilità al centro, integrandola negli obiettivi di crescita industriale, convinti che questa sia la strada maestra per una crescita sana» conclude l’ad.
Sempre ieri, Mediobanca Securities ha ribadito il rating “neutral” sul titolo, mostrando apprezzamento per il nuovo piano che conferma l’attenzione del gruppo alla sostenibilità. Quotato allo Star, il listino di Piazza Affari dedicata alle medie aziende con fondamentali, il titolo ha guadagnato circa il 40% negli ultimi dodici mesi.
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