La padovana Nims vende capsule Lavazza con la rete di 3 mila “shopper”

Attualmente sono al lavoro oltre 3.000 personal shopper, con più di 150 uffici commerciali. Il 70% del mercato di Nims è fatto dalle famiglie, mentre il 30% sono liberi professionisti, chioschi e piccole aziende
Nicola Brillo

PADOVA. L’acquisto del caffè si sposta sempre più dagli scaffali del supermercato ai personal shopper, che a domicilio consigliano la scelta migliore tra infinite miscele. Un mercato in forte crescita, quello del porzionato, che porta nelle case le specialità una volta disponibili solo al bar. Leader in Italia nel settore della commercializziamone di macchine per caffè e capsule è la padovana Nims, da qualche anno entrata a far parte del gruppo Lavazza.

Grazie all'attività di Nims, nel 2020, sono state vendute circa 260 milioni di capsule a clienti in tutta Italia. Attualmente sono al lavoro oltre 3.000 personal shopper, con più di 150 uffici commerciali. Il 70% del mercato di Nims è fatto dalle famiglie, mentre il 30% sono liberi professionisti, chioschi e piccole aziende. La società padovana si occupa della vendita direttamente a casa dei consumatori.

Flavio Ferretti, amministratore delegato Nims
Flavio Ferretti, amministratore delegato Nims

Il fatturato 2020 si è chiuso a 110 milioni euro, in linea con il 2019, ma è l’inizio del 2021 a riservare buone notizie per l’azienda padovana. Il primo quadrimestre si è aperto infatti con ordinativi in crescita del 40%.

«Questo è stato possibile grazie anche alla grande campagna di reclutamento lanciata nei mesi scorsi, con l’introduzione di 300 nuovi personal shopper del caffè – commenta Flavio Ferretti, amministratore delegato Nims, una carriera nel Gruppo Lavazza –  Per il mondo Lavazza, dopo retail e distribuzione automatica, il terzo canale per importanza nelle vendite è quello fornito dai nostri shopper».

Nims nasce a Padova alla fine degli anni 70, acronimo di “New International Metalcraft Society”. Fondata dall’imprenditore Gianni Germani, punta sul rapporto tra le persone come modalità di vendita. Nel 1994 l’incontro con Lavazza e la nascita della partnership per la vendita del caffè, anticipando il trend in grande sviluppo del caffè porzionato.

Lavazza ha acquisito l’80% del capitale di Nims ad ottobre 2017, la quota restate un anno dopo. Nella sede di Padova lavorano oltre 140 dipendenti. «Il nostro business si basa sulla vendita diretta, quindi durante il primo lockdown c’è stata difficoltà a muoversi – prosegue Ferretti – Abbiamo allora puntato sulla formazione dei nostri personal shopper del caffè, professionisti che forniscono servizi in base alle esigenze della famiglia. L’anno scorso abbiamo raddoppiato gli investimenti di marketing e formazione».

Negli ultimi anni è aumentata l’integrazione tra la società padovana e la casa madre Lavazza, introducendo la completa digitalizzazione dei processi. «Ora ci stiamo concentrando sulla commercializzazione e marketing – conclude l’ad di Nims – Il futuro sarà proseguire nell’innovazione di prodotto su cui lavora la casa madre, in particolare per macchine e capsule, e offrire nuove soluzioni commerciali al consumatori».

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