La pordenonese Claber entra nel Gruppo Fitt

Gian Luigi Spadotto: «Un’alleanza strategica per continuare a crescere»

La sede di Claber a Fiume Veneto (Pordenone)
La sede di Claber a Fiume Veneto (Pordenone)

Nella sfida competitiva in un mercato globale, la dimensione non è una variabile indipendente. Da qui la decisione di Claber, una quarantina di milioni di euro di fatturato nel 21, 180 dipendenti, due stabilimenti produttivi e un centro logistico nel pordenonese, di entrare a far parte del Gruppo Fitt, headquarters a Sandrigo (Vicenza), leader globale da oltre 300 milioni di euro di ricavi, un migliaio di addetti e una decina di siti produttivi. L’acquisizione non modificherà la governance di Claber, che continuerà ad essere guidata dalla famiglia Spadotto, con Gian Luigi Spadotto nel ruolo di Ad e l’ingresso nel Cda di Francesca Spadotto.

L’operazione vede protagoniste aziende come Fitt, nata nel 1969, pioniere nella produzione e nello sviluppo di soluzioni finalizzate al passaggio di fluidi per uso domestico, professionale e industriale, e Claber, leader nella produzione di articoli per l'irrigazione di giardini, terrazzi, orti e piante da interno ed esterno. L’esito è la possibilità di integrare l’offerta di Fitt con i prodotti dell’irrigazione domestica di Claber, e portare il brand pordenonese a rafforzarsi sul mercato globale dove i competitors hanno dimensioni davvero imponenti.

L’accordo raggiunto in questi giorni è l’evoluzione di rapporti di collaborazione in essere da tempo, su «scambio di competenze e sinergie di business che hanno preparato il terreno di un’operazione che vuole mettere a fattor comune le reciproche conoscenze dia in ambito materiali che Iot e la scelta di porre la responsabilità sociale al centro del nostro operato per poter crescere insieme, piuttosto - spiegano da Claber - che optare per soluzioni più immediate e meno lungimiranti come vendere a gruppi esteri o delocalizzare la produzione».

«Fare impresa oggi - dichiara Gian Luigi Spadotto, presidente di Claber - significa affrontare un’epoca di sfide globali che impone non solo di prepararsi ad affrontare e gestire il cambiamento ma di diventarne protagonisti, attuando nuove iniziative e sinergie, guidando il mercato e non subendolo. Per questo - conclude - ritengo che l’ingresso nel Gruppo Fitt potrà portare nuovo impulso allo sviluppo dell’azienda».

«Da tempo Fitt pone la sostenibilità al centro delle proprie scelte d’impresa indirizzando i propri investimenti nella creazione di prodotti che mirano ad essere carbon neutral. Questa operazione nasce dalla volontà di unire le competenze tecnologiche e i risultati della Ricerca&Sviluppo di Claber e Fitt per rispondere alla crescente sensibilità ecologica e sociale delle persone, valorizzando al contempo il patrimonio di esperienza umana e industriale del nostro territorio a livello internazionale», è il commento di Alessandro Mezzalira, presidente di Fitt.

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